I VOTI DI STAGI. RODRIGUEZ VA COME UNA MOTO, LE MOTO PERO' RALLENTANO I DUE FENOMENI

I VOTI DEL DIRETTORE | 15/07/2023 | 18:47
di Pier Augusto Stagi

Carlos RODRIGUEZ. 10 e lode. Tra i due litiganti lo spagnolo gode. Prima vittoria al Tour per il 22enne della Ineos, terzo successo di tappa per il ciclismo iberico, secondo in fila per il team britannico. Fa un numero di altissima scuola, dove emergono tenuta mentale e gambe spaziali. Non si capisce come un corridore così la formazione britannica lo lasci andare via. Prende qualche rischio, ma il pericolo maggiore era non portare a casa una vittoria che gli illumina la carriera.


Tadej POGACAR. 8. Va come una moto, ma le moto lo rallentano (voto 4 al Tour). Sarebbe da dieci, se dopo il fattaccio dei centauri non andasse per un attimo in stato confusionale, lasciandosi scappare Rodriguez. Perde anche la volatina per gli abbuoni sul Col du Joux Plane su Vingegaard e questa è più di una notizia. Arriva a sera con un secondo in meno in classifica: ora è a 10” dal giallo. È poco, ma al momento pare essere un’eternità.


Jonas VINGEGAARD. 9. Lui fa il suo da par suo, deve marcare Pogacar come Gentile Maradona. Non lo molla, anzi ad un certo punto lo perde anche, ma non perde lucidità e cattiveria e gli ritorna sotto. Poi ha anche la forza di scattargli in faccia per rubargli il Gpm sul Joux Plane. Plana in discesa alla ruota di Tadej, e porta a casa la pelle e la maglia gialla. Missione compiuta.

Adam YATES. 8. Fa un corsone, a supporto del suo capitano, ma anche per la sua causa e quella della squadra. Infaticabile e puntuale. Da applausi.

Sepp KUSS. 10. Certi corridori che sono capitani nei loro rispettivi club, non valgono una sola gamba di questo americano stellare. Il problema che questi pseudo capitani vengono pagati come se fossero campioni: chiaro che il problema non è loro, ma di chi li paga a peso d’oro. Guadagna quattro posizioni in classifica, adesso è 6° nella generale.

Jai HINDLEY. 7. Perde per il momento il podio per un secondo, ma oggi chiaramente vive una giornata di sofferenza. Però l’australiano è bravo, molto bravo, a difendersi in una tappa nella quale è facilissimo lasciarsi andare.

Felix GALL. 7. Il 25enne galletto austriaco non fa chicchirichì, ma non si fa nemmeno tirare il collo. Per la cronaca: guadagna cinque posizioni in classifica.

Pello BILBAO. 6,5. Tappa di grande sofferenza, ma ne esce comunque alla grande.

Simon YATES. 6. Non è una grandissima giornata per il gemello, ma la porta a casa con la consueta voglia e determinazione.

Guillaume MARTIN. 6. Eccolo che arriva: piano piano è lì e risale anche in classifica. La top ten è ad un passo.

David GAUDU. 6. Il 26enne transalpino chiude la fatica di oggi con un lusinghiero undicesimo posto.

Wout VAN AERT. 10. Aveva finito il suo lavoro, ma lo richiamano al volo: lui parte a tutta velocità in salita e ritorna sul gruppo maglia gialla a dare una scrollata al gruppo. Numero di grande classe, numero di un grandissimo corridore, un numero per rimettere al proprio posto Rafa Majka (voto 7,5) che stava tirando alla morte. Ma di che parliamo?

Thomas PIDCOCK. 5. Giornata nerissima per il britannico, che accarezzava il sogno della top five e invece esce anche dai magnifici dieci. È la dura legge dei Grandi Giri: è la legge del Tour. La strada logora chi la subisce.

Emanuel BUCHMANN. 4. Dovrebbe dare una mano a Hindley: dovrebbe…

Wilko KELDERMANN. 5. Nella corazzata Jumbo lui oggi sembra un po’ impantanato.

Alexey LUTSENKO. 4. Arriva a un quarto d’ora: chi l’ha visto?

Mikel LANDA. 4. Entra nella fuga di giornata, ma esce quasi subito. Semplicemente imbarazzante.

Giulio CICCONE. 7. Il Col de Cou (10 punti) è suo, ma alle sue spalle si piazza la maglia a pois Powless (8). Suo anche il Col du Feu (10 punti), questa volta il Cicco batte nettamente Woods. Giulio non lascia nulla per strada e transita per primo anche al Col de Jambaz, dove è posto il traguardo volante, poi sotto i colpi della Jumbo Visma (fenomenale, voto 10), Giulio deve rientrare nei ranghi. Poteva andare meglio, se dietro non fossero andati a tutta.

Adrien PETIT. 158. Il corridore della Intermarché cade e si procura un profondo taglio sulla tibia, oltre ad un evidente abrasione sul gluteo destro: credete che si fermi? Assolutamente no. Assolutamente no. Arriva ultimo, 158° a 38’06”.

Romain BARDET. 17. Cade in un tratto di discesa dopo il primo groviglio, quando la corsa ha ripreso il suo corso. La botta è di quelle violente, il transalpino, scosso e frastornato, non può far altro che fermarsi.

James SHAW.17. Settimo ieri, oggi costretto al ritiro in seguito alla seconda caduta, quella che è costata cara anche a Bardet.

Esteban CHAVES. 17. Anche lui resta coinvolto nella caduta, ma riparte: per poco. Si ferma mister sorriso: smorfia di dolore.

Louis MEINTJES. 17. Anche per il corridore sudafricano fine del Tour a causa caduta, quella caduta, quella del chilometro 6: per lui frattura della clavicola.

Antonio PEDRERO. 17. Nella caduta di massa avvenuta quasi subito, tra quelli che ne esce più malconcio è il 31enne della Movistar. Brutta botta, all’anca, che da pensare subito al femore. Il suo Tour finisce finisce. Maledizione Movistar, dopo Eric Mas anche Pedrero.

Michal KWIATKOWSKI. 22. Dopo la vittoria di ieri, non si risparmia. Il polacco va ancora all’attacco, con il compagno di squadra Daniel Martinez (Ineos Grenadiers) e altri venti amici di avventura. Questa è in pratica la fuga di giornata, nella quale ci sono Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Neilson Powless (EF), Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), Mikel Landa, Matej Mohorič (Bahrain Victorious), Nils Politt (Bora-hansgrohe), Giulio Ciccone, Juanpe Lopez (Lidl Trek), Guillaume Martin, Simon Geschke (Cofidis), Alex Aranburu, Gorka Izagirre, Matteo Jorgenson (Movistar), Michael Woods, Hugo Houle, Krists Neilands (Israel-PremierTech), Lawson Craddock (Jayco AlUla), Clément Champuossin (Arkéa-Samsic), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) e Tobias Halland Johannessen (Uno-X).

Christian PRUDHOMME. 8. Il direttore del Tour, in accordo con il collegio di giuria, ferma immediatamente la corsa: cosa buona è giusta. Sia per soccorrere i troppi corridori a terra doloranti, sia perché senza il servizio sanitario già impegnato, non ci sono più le condizioni minime di sicurezza per la corsa.

ITALIA. 78. Oggi ci superiamo, in negativo. Settantotto tappe senza una vittoria di tappa. Vabbé, prima o poi torneremo anche noi a festeggiare. È solo una questione di tempo: d’altra parte il ciclismo è uno sport che esalta l’attesa.

Copyright © TBW
COMMENTI
Maglia gialla
15 luglio 2023 19:15 Panassa
Sia ieri che oggi pogacar poteva vincere tranquillamente. Ieri se dopo il lavoro di squadra avessero tenuto la fuga sempre sui 2 minuti e mezzo. E oggi per colpa delle moto ha perso abbuono al gpm e vittoria di tappa

Via le moto
15 luglio 2023 19:17 bendibike
Pecca organizzativa, quelle moto hanno impedito a Pogacar di portare a termine l'attacco, scollinava con 3 secondi recuperati e in discesa ne guadagna altri, vicino alla vetta transenne

Pogacar
15 luglio 2023 20:11 italia
Moto o non moto pog oggi non avrebbe staccato vinge; e più forte nello scatto ma non lo mantiene se la tappa è dura; infatti vinge lo ha raggiunto.

Uae umiliati
15 luglio 2023 20:12 alerossi
Ieri in 6 non sono riusciti a tenere i fuggitivi. Oggi i soli laporte e van hooydonck sono riusciti a tenere scalatori (molto di più forti di quelli di ieri) a 30" e recuperarli con facilità. Poi majka umiliato da van aert no comment. Che squadra scarsa che ha il migliore al mondo!

Giochi tattici: voto -2
15 luglio 2023 20:14 Bullet
Il tappo delle moto è figlio anche del gioco tattico tra i due iniziato da Pogacar. Andando così piano era impensabile non avere un tappo di mezzi davanti che aspettava e che poi non può avere una variazione da bassa velocità come uno scatto fatto in bici quasi da fermo. Se tenevano un ritmo più regolare allo scatto non ci sarebbe stato lo stesso problema.

Scritto ieri
15 luglio 2023 20:42 Carbonio67
Ripeto, via queste barzellette di abbuoni, che non servono a nulla.

Moto
15 luglio 2023 20:59 lele
Mi piacerebbe vedere voi guidare le moto in mezzo ad un milione di fan. Il Tour negli anni di caxxate ne ha fatte però stigmatizzare un comportamento in una circostanza del genere?! Del resto se un tifoso avesse fatto cadere qualcuno avreste magari detto il contrario sulle moto. Nessuna corsa falsata, solo cose che possono succedere.
Opinione mia si intende.

Prudhomme 8 ????????
15 luglio 2023 20:59 emmemme68
Come la mettiamo con i suoi " I SUOI" di - sa - stro - si" regolatori (e la sua macchina sempre davanti troppo vicino alla testa della corsa?). L'operazione di neutralizzazione è una semplice prassi sia per la Direzione che per i Commissari. Nulla di eccezionale, anzi cosa normale per gli addetti ai lavori.

le moto
15 luglio 2023 21:23 Line
falsano le gare , come sempre in senso positivo oh negativo come oggi prima della cima della salita

Le incongruenze di Stagi
16 luglio 2023 00:02 pickett
Come mai non vinciamo una tappa da 78 puntate e lui continua a dare voti da primi della classe ai nostri mediocrissimi,scadenti rappresentanti?

Ciccone
16 luglio 2023 00:02 runner
Beh, sentir dire dai telecronisti Rai che Ciccone è uno dei migliori scalatori al mondo, quando in classifica (e manca ancora una settimana al termine) ha quasi due ore di ritardo, beh.....credo che i miei soldi del canone Rai siano un po' sprecati....

uae umiliati
16 luglio 2023 00:45 fransoli
oddio proprio umiliati non direi, non hanno la capacità di far ritmo e qualcuno rende sotto le attese (Soler in primis, Majka a 33 anni e penso sia nella fase discendente della carriera, quindi parlare di umiliazione mi sempra irrispettoso) ma se ricordo bene oggi l'ultimo "gregario" rimasto con i migliori è stato Yates, no Kuss, che è stato costretto ad entrare in azione prime perché Keldermann non ha tirato manco un metro, perché è stato umiliato da Van Aert pure lui. Ad onor del vero se come ieri si può parlare di fallimento UAE, oggi si deve parlare di fallimento Jumbo, perché inutile fare tanti discorsi, da come hanno impostato la tappa l'obiettivo era dare la bastonata a Pogacar. Domani penso che faranno proprio un bel catenaccio addermentando la tappa per consentire a Vingegaard di partire in giallo nella crono di martedì.

duuunque
16 luglio 2023 05:38 kristi
d accordo in pieno con @italia , @lele , @bullet ....... eheheh e alla grande con @runner .... ma sai ormai io gli sproloqui RAI della coppia di luca garzelli li esorcizzo tenendo il volume al minimo .... sono in grado di interpretare una corsa , e non mi importa granche della cognata di petit o del fratello di grosschartner.... ridicoli

ciccone
16 luglio 2023 05:41 kristi
che dire , se a quasi 30 anni non ha i mparato come si gestisce una fuga , dosando le forze , e aprendo gas al momento giusto........ieri si è ammazzato per cosa ??? il numerino giallo ?? un mazzetto di fiori del podio meno considerato nel tour ??? ...imparasse a non scattar dietro anche alle farfalle , e siccome qualche numero lo ha , magari vincerebbe un po di piu

VINGEGAARD 9 ?
16 luglio 2023 07:44 alfiobluesman
Per come si è mossa la Jumbo mi aspettavo un attacco del loro capitano nell'ultima salita. L'unico attacco lo ha fatto Pogacar, quindi qualcosa nel finale per la Jumbo non ha funzionato. Io gli darei qualche foto in meno ........

Vergogna
16 luglio 2023 08:25 Thelonious
Una vergogna. Corsa falsata dalle moto che hanno bloccato Tadej. Avrebbe guadagnato 3" al GPM e altri 4" li avrebbe presi all'arrivo. Invece a fine tappa si ritrova con 1" perso da Vingegaard. Solo al Tour abbiamo visto pasticci del genere

thelonius
16 luglio 2023 09:57 Bicio2702
Concordo. Pogacar avrebbe continuato la sua progressione e sarebbe stato un altro arrivo

Le Moto............
16 luglio 2023 10:37 9colli
Scena da 3° mondo (senza offesa per il terzo mondo) fosse successo al Giro, ci mangiavano vivi!!!

Fransoli
16 luglio 2023 12:12 alerossi
Laporte ha umiliato da solo trentin, bjerg e laengen. Van aert ha umiliato majka, soler e grossschartner. Yates è rimasto davabti, a differenza di kuss, perchè pensa alla sua corsa e non a quella di pogacar. Se chiedi a yates cosa preferisce tra lui sul podio con pogacar 2° o lui fuori dal podio con pogacar in giallo risponderebbe sicuramente la prima opzione.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Wout van Aert ha collezionato un nuovo piazzamento alla Freccia del Brabante: se qualcuno pensa che il belga sia deluso, in realtà non è assolutamente così.  Van Aert ha ammesso che voleva vincere oggi, ma anche di aver perso con...


Si è da poco concluso il Giro d’Abruzzo ed il Presidente della Lega del Ciclismo Professionistico, Roberto Pella, ha voluto esprimere un sentito plauso a tutti i protagonisti, a partire dal Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “Dobbiamo fare un...


Tifosi belgi pazzi di entusiasmo per una Freccia del Brabante che ricorderanno a lungo per il duello tra Wout Van Aert e Remco Evenepoel che si è concluso con una volata a due che non ha avuto storia ed è...


Filippo Fiorelli, classe ’94 e portacolori della VF Group Bardiani-CSF Faizanè, conquista la maglia ciclamino al Giro d’Abruzzo. Il corridore siciliano ha brillato durante i quattro giorni di gara, centrando due secondi posti, un settimo e un quarto posto proprio...


Assolo di Guillaume Martin nella Classic Grand Besançon Doubs, con arrivo in salita a Montfaucon dopo 168, 5 chilometri. Prima vittoria in maglia Groupama FDJ per il 31enne francese di Caluire-et-Cuire, nella regione Alvernia-Rodano-Alpi, che spicca il volo a 2500...


Ancora Ivo Oliveira a far festa in Abruzzo! Il portoghese della UAE Emirates XRG ha conquistato il suo secondo successo personale nella quarta tappa del Giro, corsa da Corropoli a Isola del Gran Sasso per 166 km. Secondo posto sul...


Un ritorno in grande stile, una straordinaria prova d'autrice per Elisa Longo Borghini che ha dominato la Freccia del Brabante Ladies. La campionessa italiana - tornata alle corse oggi dopo la caduta al Giro delle Fiandre e la conseguente ripresa...


Grandi nomi davvero quelli attesi mercoledì 23 aprile alla 89ª edizione de La Freccia Vallone che celebra il 40º anniversario del primo arrivo al Mur de Huy, conquistato nel 1985 dall'eroe locale Claude Criquielion. Da allora, lo Chemin des Chapelles...


Non mancano certo le candidate per salire sul trono della 28ª edizione de La Fleche Wallone Femmes: basta solo pensare che al via ci saranno le ultime quattro vincitrici e cioè Kasia Niewiadoma (2024), Demi Vollering (2023), Marta Cavalli (2022)...


Remco Evenepooel finalmente riattacca il numero sulla maglia oggi nella Freccia del Brabante e ieri ha incontrato la stampa ripartendo dall'incidente in allenamento dello scorso mese di dicembre: mentre stava pedalando si è scontrato con un furgone delle poste, del...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024