VAN AERT. «UN GRANDE GIRO? NO RAGAZZI, NON LO VINCERO' MAI»

TOUR DE FRANCE | 29/06/2023 | 08:20
di Francesca Monzone

Wout Van Aert sarà uno dei corridori più seguiti di questo Tour de France, ma ha ribadito di non essere adatto alle salite più dure e che per questo non vincerà mai un grande giro.


Alla corsa francese il belga ha dimostrato di saper vincere su terreni diversi, dalle cronometro alle tappe mosse o con salite, ma questo non basta per conquistare una corsa di tre settimane. La sua prima partecipazione al Tour de France risale al 2019, anno in cui ottenne una vittoria di tappa, ma fu poi costretto a ritirarsi per un grave infortunio durante la cronometro di Pau, nella tredicesima tappa. A un chilometro dal finale, Van Aert favorito per la vittoria, cadde procurandosi una importante lacerazione ad una gamba.


Nel 2020 per il suo secondo Tour de France ha ottenuto 2 vittorie, poi 3 nel 2021 e per finire 3 vittorie di tappa e la maglia verde nel 2022. Il belga ha dimostrato tanto, ma quando qualcuno gli chiede se potrà vincere un grande giro, lui scuote la testa e, senza tentennare, sorridendo spiega che questo sarà impossibile.

Per il fiammingo tutto questo si può facilmente spiegare con le sue misure e in particolare con il suo peso, che sarà sempre molto superiore rispetto ad uno scalatore.

«Il modo più semplice per spiegare che non posso resistere in salita è leggere il mio corpo - ha spiegato Van Aert al quotidiano L’Equipe -: il mio peso minimo è sui 77 chili per 187 cm, quindi è almeno 10-15 chili più pesante della maggior parte degli scalatori del Tour de France. Il mio corpo non è fatto per scalare le montagne. Ma so che nella mia condizione migliore, per un giorno, posso superare il mio limite».

La vittoria nella tappa della doppia scalata Ventoux è stata una delle più belle di Van Aert e quel giorno ha dimostrato di poter superare quel limite e stare davanti  agli uomini di classifica. «Nella tappa del Ventoux, ero entrato subito nella fuga di giornata e avevo preso il comando. Fin dall'inizio sono stato in testa al gruppo con i corridori della classifica generale e ho tenuto bene il ritmo. Ho dovuto combattere ed ero solo, tutto è andato nel migliore dei modi e ho vissuto una giornata straordinaria che non avrei potuto neanche sognare».

Il belga della Jumbo-Visma fu artefice di una straordinaria vittoria quel giorno  lasciandosi alle spalle di oltre un minuto e mezzo tutti gli uomini di classifica. «I due o tre giorni successivi ero ancora distrutto dallo sforzo. Ecco perché dico sempre che posso andare bene in salita solo per un giorno. Mentre i corridori della classifica generale devono farlo tutti i giorni ed è per questo che non vincerò mai un grande giro».

Copyright © TBW
COMMENTI
Ancora???
29 giugno 2023 11:01 Ale1960
Sempre la solita questione. Non vincerà mai una grande corsa a tappe,non ne ha le caratteristiche. Pensi invece a vincere qualche monumento (solo 1 milano sanremo) e a fare meno regali. Gran corridore, bravissimo ragazzo, ma gli manca qualcosa per il grande salto. E gli anni passano...

Talento straordinario
29 giugno 2023 11:40 apprendista passista
Atleta fantastico, concordo con Ale1960 sul fatto che deve concentrarsi sulle Monumento. Secondo me, con il motore che ha anche le due più adatte a scalatori (Liegi e Lombardia) può vincerle. Uno dei pochissimi che potrebbe fare filotto e vincerle tutte e 5 (una, in realtà, già vinta...).

Secondo la Gazzetta
29 giugno 2023 13:44 Alpinoo95
Van Aert è arrivato terzo l'anno scorso, e sarebbe tra i favoriti quest'anno se non fosse per la moglie in gravidanza 🤣🤣🤣 andatevi a leggere l'articolo sulle quote scommesse.

Mah
29 giugno 2023 13:49 alerossi
La sua dote principale è il recupero: infatti le prestazioni migliori le ottiene al tour, corsa di 3 settimane dove ripetere sforzi giorno dopo giorno è il migliore al mondo, mentre pecca nelle classiche dove van der poel, evenepoel, pogacar e altri sono superiori. Il suo limite è il peso, altrimenti sarebbe corridore da classifica.

Fa bene
29 giugno 2023 15:55 AleC
Con un fisico da granatiere così, avrebbe potuto dire la sua in un GT solo ai tempi di Indurain, non certo in questi GT da 55mila m D e 50 km di crono se va bene.
Può ancora fare tanto nelle classiche e forse per un anno dovrebbe provare a non fare il Tour per liberare un po' il resto della stagione, ma finchè è nella Jumbo a un gregario come lui non rinuncerebbe nessun DS al mondo.

Concordo
29 giugno 2023 16:05 Bicio2702
coi ragazzi che sostengono che WvA è adatto alle classiche monumento e alle singole tappe adatte a lui dei grandi giri

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Una bravata, qualcuno parla di spregio, sicuramente un furto e comunque un gesto deplorevole. Una mano ignota ha portato via la piccola statua raffigurante un ciclista in bici poggiata sul basamento in pietra con tre bulloni (vedi foto) presso il...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè ha annunciato il roster per il 2025, che comprenderà ben 23 atleti, di cui 20 italiani. La squadra si distingue come il team professionistico più giovane al mondo, con un’età media di 21,...


La UAE Team Emirates ha completato la sua formazione per il 2025 ingaggiando per una stagione il danese Julius Johansen, il cui arrivo porta a 29 il numero di corridori del team emiratino per la prossima stagione. Il 25enne Johansen ...


Come vuole la prassi,  le selle Prologo garantiscono prestazioni elevate,  una caratteristica che possiamo ritrovare in ogni prodotto dell’azienda, sia che si tratti di modelli unisex, adatti sia per gli uomini che per le donne. Oggi Prologo ritiene essenziale soddisfare...


A soli 66 anni, vinto da una malattia muscolare degenerativa, si è spento ieri pomeriggio l’ex professionista olandese Jos Lammertink. Già da giovane si era messo in luce conquistando il titolo nazionale olandese tra i dilettanti ed è stato tra...


Sette trionfi, sette Oscar! Elisa Longo Borghini eguaglia il record di Fabiana Luperini e torna su quel trono di miglior ciclista italiana che aveva ceduto momentaneamente lo scorso anno, al termine di una stagione difficile, conclusa anzitempo a causa di...


La nebbia mattutina avvolge l’ombra del Vigorelli nella tipica atmosfera d’autunno ormai inoltrato. Tutto è silenzio intorno, ma laggiù in lontananza, al bordo della pista umida e sdrucciolevole, si scorgono quattro figure che, leggere, diremmo quasi eteree, fanno capannello intorno...


Ottantatrè anni, fiorentino, campione italiano dilettanti nel 1962 e una settimana dopo già professionista fino al 1978, Roberto Poggiali fa parte della commissione che aggiudica i premi del Giglio d’oro. Questa è la seconda puntata dei suoi ricordi e racconti,...


E’ stata una grande sorpresa per Ivano Fanini l’arrivo di una troupe della televisione tedesca ARD, ovvero la Rai teutonica, per intervistarlo sul tema del doping nel ciclismo professionistico.  Sullo slancio anche dell’interesse sollevato nel mondo del ciclismo per...


Non sono buone le notizie in merito al numero delle gare per élite e under 23 in Toscana per la stagione 2025. Si tratta è vero di una bozza del calendario, e quindi sono possibili variazioni ed inserimenti di...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024