I VOTI DI STAGI. UN GIRO DA 6, UNA JUMBO VISMA DA 10

I VOTI DEL DIRETTORE | 28/05/2023 | 18:55
di Pier Augusto Stagi

GIRO 106. 6. È stato il Giro di taglia, nel senso che calza a pennello a Primoz Roglic, che era chiaramente fin da Fossacesia uno dei punti di riferimento di questa “corsa rosa”, che è stata anche tagliata (Crans Montana) e a tratti poco onorata (Campo Imperatore). Anche bagnato, molto, il che ha probabilmente inumidito le polveri e minato il fisico di tanti. È un Giro di chi ha anche tagliato… la corda, come Remco Evenepoel, che è stato costretto a issare bandiera bianca per il Covid, ma che avrebbe dovuto salutare meglio tutti, in particolare gli organizzatori, i quali l’hanno accolto a braccia aperte come un Re. E come tale l’abbiamo considerato tutti. Per questo tanta è l’amarezza in ognuno di noi: qualsiasi re ha il diritto di abdicare, soprattutto quando c’è un motivo, ma chi è grande e tale si considera, deve sapersi comportare in modo adeguato sempre. Vuoi essere per il ciclismo Sua Altezza reale? Devi esserne all’altezza.


SOUDAL QUICK STEP. 6,5. Sette piazzamenti nei dieci, due vittorie di tappa con Remco, più quattro giorni in maglia rosa. Finiscono la corsa con due soli corridori: Van Wilder e Serri. Il 23enne belga termina la sua fatica con un 12° posto. Per uno che era venuto qui con il compito di pilotare il suo capitano è tanta roba.


INEOS GRENADIERS. 9. Sedici piazzamenti nei dieci, nessuna vittoria al proprio attivo, ma il merito di aver lottato da grandissima squadra fino alla fine, anche se ha dovuto rinunciare per una caduta a Tao Geoghegan Hart, che mai come quest’anno sembrava essere il più in palla. Si affida al Signor G, che se qualcuno non avesse capito il perché, ora può comprendere bene perché viene definito da tutti in gruppo un Signore. Intelligente e acuto, ironico e garbato, il Signor G con il suo comportamento e le sue parole è il premio più bello finito a Roglic. Mister G, un Signore Senza Fine.

UAE EMIRATES. 9. Diciotto piazzamenti nei dieci, con tre vittorie all’attivo (Ackermann, McNulty e Almeida). Terzo posto finale con il portoghese Joao Almeida. In un Giro piuttosto avaro di emozioni, loro qualcosa cercano di farlo.

GROUPAMA FDJ. 7,5. Dieci piazzamenti, con un piazzato naturale: Thibaut Pinot. Il transalpino che ama l’Italia getta al vento perlomeno due vittorie. Si porta a casa la maglia azzurra Mediolanum di miglior scalatore del Giro. Non è chiaramente un premio di consolazione, anche perché è stato consolato molto prima.

JUMBO VISMA. 10. L’avvicinamento al Giro non è stato dei migliori, anche l’inizio è stato parecchio tormentato, ma alla fine c’è poco da dire: vince il migliore. Quello che ha saputo gestirsi fin sul proprio terreno: la cronometro del Monte Lussari. Tredici piazzamenti nei dieci, la maglia rosa portata a Roma: c’è solo da applaudire.

BORA HANSGROHE. 6,5. Un nono posto finale con Kämna, senza lode e senza infamia. Due vittorie di tappa con Nico Denz. Nel complesso cinque piazzamenti nella top ten, per un team che forse avrebbe voluto di più, ma in ogni caso non torna a casa a mani vuote.

BAHRAIN VICTORIUS. 8,5. Due vittorie di tappa con Milan e Buitrago. Quindici piazzamenti nella top ten, il quarto posto finale con il nostro Damiano Caruso, che forse avrebbe anche meritato il podio di Roma, ma alla fine va bene così.

TEAM ARKEA SAMSIC. 5. Tre piazzamenti. Barguil ad oltre 24 minuti: fine.

ALPECIN DECEUNICK. 6. Una vittoria di tappa con Groves, poi dodici piazzamenti che danno un senso ad un Giro corso più perché era da disputare che per la voglia di correrlo.

INTERMARCHÈ CIRCUS. 6,5. Undici piazzamenti, con una squadra che in ogni caso si dà da fare con quello che ha.

TEAM DSM. 8. Squadra che si inventa letteralmente un Giro e alla fine raccoglie una bella vittoria di tappa con il nostro Alberto Dainese e per cinque giorni veste la maglia rosa con il norvegese Leknessund.

MOVISTAR. 6. Una tappa con Rubio, poi tanta fatica. Come squadra? In classifica appena davanti alla Eolo Kometa.

TEAM JAYCO ALULA. 8. Quindici piazzamenti, due vittorie di tappa con Matthews e Zana, poi un 7° posto finale in classifica con l’irlandese Dunbar. Onorano la corsa rosa dal primo giorno e mettono in mostra il campione d'Italia Zana, che fa vedere al mondo una maglia che vale e che vale anche lui.

TREK SEGAFREDO. 7. Erano venuti soprattutto con l’intenzione di vincere tappe e ne portano a casa una con Pedersen. Si sbattono come pochi e raccolgono quattoridici piazzamenti nei dieci, l'ultimo cn Kirsch secondo sul traguardo di Roma. Avrebbero potuto fare di più? Chiaramente sì, ma hanno avuto troppi problemi.

EOLO KOMETA. 7,5. Due settimane da sogno, l’ultima di grande sofferenza. Dal 7° posto di squadra della seconda settimana al 13°, ma è in ogni caso un grande Giro, che sarà ricordato per la vittoria di tappa di Davide Bais.

ASTANA QAZAQSTAN. 6,5. Otto piazzamenti, e poco altro fino all'arrivo sui Fori Imperiali. Poi arriva l'inossidabile Cavendish.

AG2R CITRÖEN. 6,5. Una vittoria di tappa con Paret-Paintre, sei piazzamenti in totale. Un quinto posto nella speciale classifica per team del Giro.

CORRATEC SELLE ITALIA. 6. Alla fine è dura, ma lo sapevano anche loro. Due piazzamenti nei dieci, ultimo posto nella classifica per team. Tanta esperienza, qualche applauso, ma non si poteva pretendere da loro la luna.

GREEN PROJECT BARDIANI CSF FAIZANÈ. 6. Cinque piazzamenti, il 16° posto nella classifica dei team. Con un pizzico di fortuna il loro Giro poteva essere migliore, ma bisogna sapersi accontentare.

EF EDUCATION EASYPOST. 6,5. Due vittorie di tappa con Healy e Cort, e tanta battaglia, spesso un po’ così.

ISRAEL PREMIER TECH. 6. Mancano di vittorie, ma raccolgono dieci piazzamenti. Ci sono, spesso e volentieri.

COFIDIS. 5. Vengono per raccogliere tappe, ma raccolgono il minimo sindacale. Tre piazzamenti: punto.

Copyright © TBW
COMMENTI
Voto finale
28 maggio 2023 19:41 Bullet
Per me è il Giro del poteva essere ma non è stato del vorrei ma non posso o meglio non voglio. Il ciclismo italiano è a non so quale posto delle classifiche mondiali quindi in un paese con questo livello organizzare una grande corsa come dev'essere il Giro e avere insieme grandi risultati per il valore attribuito è un impresa da non sottovalutare. Voto:4,5 max 5, 9 per le immagini di gran qualità anche col brutto tempo della regia (ovviamente non italiana)

Lev roglic 20
28 maggio 2023 19:58 alerossi
Un telemark sul podio degno del miglior lanisek. Sulla valutazione tecnica ci sta un bel 20, se ci sarà anche la misura aspettiamocelo campione nel 2041.
Scherzi a parte, speriamo di vedere roma e il colosseo scenario della volata finale per sempre come gli champs elysees al tour. Basta crono in chiusura.

Israel
28 maggio 2023 20:16 Cyclo289
Per la Israel, dopo 4 secondi posti con Gee (vera rivelazione e corridore spettacolare e grintoso) e tre bei piazzamenti di Frigo (23 anni solamente ed arrivato al Giro senza tanti strombazzamenti) gli diamo solo sei?
E' mancata la vittoria ma quali erano le attese?

Voto esagerato JV
28 maggio 2023 20:24 asdfa10
È vero che chi vince ha sempre ragione (forse), ma 10 alla Jumbo Visma neanche lontanamente. È vero che ne hanno persi la metà prima dell'inizio, ma gli è andata bene che la Ineos ha fatto la terza settimana in cinque e senza uno dei capitani e la Soudal Quick Step ha perso Remco e tutto il resto dei gregari. Oggettivamente è meglio avere defezioni prima che non durante un grande giro, a parte Kuss il resto dei gregari non hanno fatto nulla e alcuni di loro avevano in programma il Giro d'Italia...

giro 2023
28 maggio 2023 20:39 noodles
6 forse sotto zero. un Giro davvero inguardabile. Un catenaccio, per usare una metafora di altri sport, lungo 3 settimane. Dispiace, per gli organizzatori, per i tifosi, per chi dedica tempo a passione a questo evento. Il Giro resta la seconda corsa più importante del mondo, ma se è stata noiosa , piatta, senza guizzi, lo si può dire. E non è certo colpa del percorso. Ci sono stati Tour anche peggiori , e credo lo abbiamo detto e lo avete scritto senza problemi.

Totale disaccordo con Bullet
28 maggio 2023 20:43 apprendista passista
ognuno è libero, naturalmente, di vederla in modo diverso. Però, per me, premesso che l'accorciamento del tappone svizzero è stato un errore, un Giro da 8. Gara incerta e combattuta fino alla fine...

Francesi
28 maggio 2023 20:54 Cyclo289
Dobbiamo anche ringraziare squadre e corridori d'Oltralpe per aver preso sul serio il Giro: non sempre lo hanno fatto nel passato recente.
Se la Cofidis è stata piuttosto sottotono, Armirail si porta a casa due inattese maglie rosa, Pinot fa divertire, la AG2R è sempre fra le squadre più vivaci (con i fratelli Paret-Peintre ma non solo) ed anche Barguil ci prova più e più volte.

Sorpasso
28 maggio 2023 22:11 Carbonio67
Con Aso ( e relativi soldi/sponsor ) il Giro oramai e' anche sotto la Vuelta per importanza. Spiace dirlo, ma e' cosi. Basta vedere i partenti degli ultimi anni. Aggiungiamo poi, che si arriva ad un epilogo di 14 secondi dopo 21 giorni. 21 giorni con pochissime azioni degne di un grande Giro. L'unica attenuante e' stato il meteo, con pioggia stile foresta pluviale. Ma cio' non basta a giustificare tutto questo immobilismo tecnico/tattico

Non concordo
28 maggio 2023 22:16 Carbonio67
Jumbo non merita 10, perche' Roglic ( e un Kuss strardinario ) ha salvato la baracca. Per me e' da 7 pieno. Ineos padrona della corsa, ma senza Tao ha perso molto. Cofidis incommentabile. Tra il settore maschile e quello femminile, hanno squadre che corrono senza una logica. Il peggior team di WT

Giro... da 3 a 2
28 maggio 2023 22:42 Ias
Riducendo la corsa a due settimane forse si potrebbe sperare in una gara più avvincente. Ha avuto il demerito di spegnere tutto l'entusiasmo prodotto da un favoloso inizio di stagione. E si, è lo specchio del ciclismo italiano ridotto al minimo storico ...

Come sempre un bello zero alla RAI
28 maggio 2023 23:55 pickett
Telecronache caratterizzate dal solito caos,con 50 inutili inviati che reclamano tutti il loro spazio,le banalità dell'intellettuale Genovesi,il fastidiosissimo Giovannelli(una vera zanzara),uno stillicidio continuo d'interruzioni,quando il segreto per rendere gradevole una corsa di ciclismo é la continuità delle immagini.Per finire ,l'ultima perla di Giada Borgato:"I meccanici di Matthews HANNO SCESO la bicicletta".E poi prendevano in giro Gigi Sgarbozza...

voto ai commentatori TBW
29 maggio 2023 06:08 kristi
bah.abbiam letto di tutto ...da proposte per accorciare le tappe ...dare a secondi in classifica durante tappe piatte alla "apparato genitale canino" , giro di 2 anziche 3 settimane (certo si fa cosi da 106 anni ma se al sig. xxxx non piace che male c'è a cambiarlo..magari cosi invece che alla pari con tour e vuelta...sarebbe un buon romandia (e non è neanche detto).per finire ai motorini fantasma che ogni tanto secondo alcuni compaiono per magia nella bici di roglic , per altrettanto magicamente sparire all arrivo . e chissene di punzonatore , ispettori uci , banner di radiofrequenze ecc ecc. .voto 5

Israel, almeno un bel 7
29 maggio 2023 08:43 andy48
Il 6 alla Israel mi pare ingeneroso. Sono stati sempre presenti, hanno ottenuto piazzamenti di rilievo e Gee era come il prezzemolo. Non per nulla ha vinto il premio del supercombattivo.

@kristi
29 maggio 2023 09:30 max73
Ottimo post, concordo. In queste settimane ho letto quasi solo commenti negativi, tutti a criticare tutto: corridori definiti di serie B, squadre, tattiche, percorso organizzatori, Rai, riprese tv, ecc. Ogni commento e opinione è lecita però c'è un limite. Ovviamente il Tour sarà avvincente, bellissimo, perfetto.....Senza offesa x nessuno perché non seguite il calcio o la F1, lì è tutto perfetto... I miei voti: 9 al percorso, 7 alla Rai, 6 + alle riprese Tv, 7 ai corridori italiani. W il Giro

2013
29 maggio 2023 09:50 Pippi2018
La scusa del maltempo è penosa....nel 2013, senza andare troppo lontano, vi fu una edizione con temperature ben più fredde, neve, insomma ben peggio della attuale. la realtà è che stanno diventando tutti dei frignoni....... giro orribile, da addormentarsi. Hanno sempre lasciato andare la fuga nelle tappe TOP, una cosa mai vista.

Ciclismo che Passione
29 maggio 2023 11:03 bendibike
Agli amanti del ciclismo che sono delusi di questo giro e del ciclismo dei tempi attuali : fatevene una ragione e amate il ciclismo per come è diventato perché c'è ancora tanto di bello. La bicicletta si è evoluta, radioline in ammiraglia, ds preparatori mental coach, alimentazione, potrei andare avanti. Perché si evoca sempre il modo di gareggiare dei tempi che furono ? Chi propone tappe più dure, più brevi, tappe dure a inizio giro, chi reclama che il giro deve essere onorato...... Fatevene una ragione. E'tutto così programmato , niente e' lasciato al caso. Le fughe sono organizzate dall'ammiraglia, se oggi ci sono 4 salite toste e 30 km di pianura prima dell' arrivo e il giorno dopo un arrivo in quota, stiamo tranquilli che oggi succede poco. Concludo dicendo che prima di tutto " Rispetto" per i corridori, perché la fatica che fanno oggi è di gran lunga superiore a quella degli anni passati (in più fatica psicologica ) e mi piacerebbe che gli appassionati continuassero ad amare e a rispettare questo splendido sport di vita e passione , non solo loro ma anche e soprattutto chi lo organizza e lo promuove. Grazie

Max 73
29 maggio 2023 15:19 pickett
Se apprezzi vedere Giovannelli e Fisichella invece delle fasi finali della tappa del Giro,sei tu che dovresti seguire la F1,invece del ciclsmo.A rigor di logica.Vorrei proprio vedere se a due giri dalla fine del G.P. di Monza dividessero lo schermo e si mettessero a intervistare Palmiro Masciarelli.Chissà cosa succederebbe...

GREEN PROJECT BARDIANI CSF FAIZANÈ
29 maggio 2023 15:58 Bosc79
dare la sufficienza ad una squadra così è veramente non guardare in faccia la realtà! Mi sembrava di vedere dei giovani promettenti juniores in corsa tra i professionisti.... dopo 100km si spegneva la luce!!!! Portare squadre di questo livello al giro discredita la manifestazione! Foto 2.

Giro 23
29 maggio 2023 17:09 Passista Lento
gli sponsor milionari delle squadre World Tour pagano per le vittorie e non per lo spettacolo a parte giornalisti e telecronisti stipendiati tutti sanno che per vincere una grande corsa a tappe puoi esporti in un paio di tappe dopo devi rimanere in controllo gestendo le forze per arrivare alla fine. le medie nonostate di dislivelli raddoppiati rispetto a quelli degli anni 70 e 80 sono sempre da record ve ne accorgete? i corridori top di quei anni se corressero adesso allenati come allora nei tapponi andrebbero tutti fuori tempo massimo.. io sinceramente toglierei un po di salita magari si vedrebbe qualche imboscata in piu..

NOIOSO
29 maggio 2023 18:52 Europa2002
Un ciclismo con la calcolatrice, a questo punto bisogna inventarsi qualcosa altrimenti non ha senso fare le dirette TV dalla partenza i commentatori non sanno piu' quale argomento trattare.

Giro
29 maggio 2023 19:17 fido113
Il Giro è sempre bello e se i campioni si sono "guardati" un pò troppo le tappe sono state combattute e avvincenti .
Roma poi ha messo tutto a posto FANTASTICA la location insuperabile, c'era gente di tutto il mondo che trovandosi li come turisti hanno assistito allo spettacolo. W il GIro e basta.

carbonio 67
29 maggio 2023 19:54 fedaia66
In che cosa reputi la Vuelta piu' importante del Giro?
Non c'e' un elemento che sposi la tua personale teoria.
Mi dirai la start list..certo..ma qui arrivano tutti preparati per vincere il Giro, alla Vuelta, in genere vi arrivano corridori reduci dal Tour o il Giro stesso,non di rado con le pile semiscariche.
Quanto all'importanza, ti rammento che in Spagna l'anno scorso,nonostante Evenepoel e uno Spagnolo secondo in classifica hanno avuto ascolti tv medi meta' di quelli avuti al Giro quest'anno.
E credo che la situazione non sia cosi' diversa nei click in rete, dei vari siti e social.
No..La Vuelta resta per importanza la terza grande corsa a tappe.Per diversi motivi, non ultimo i percorsi da kermesse delle salite..con lunghezze spesso ridicole e dislivelli che raramente superano i 4000 metri.
Quest'anno va un po' meglio a dire il vero, ma resta lontano anni luce al percorso del Giro 2023..
Se non c'e' stato spettacolo, e' stato spiegato bene gia' da qualcun altro, e' perche' per gli sponsor e' piu' importante vincerlo un giro, che arrivare dietro dando spettacolo.

@fedaia66
29 maggio 2023 20:55 Carbonio67
Che cosa devo spiegarti ? se per te la start list non è già un elemento minimo, non saprei cosa dirti. E sono almeno 10 anni anni che è cosi. Se non sei d'accordo pazienza, ma la realtà dei fatti è questa

Fedaia ,ti sfugge un piccolo particolare
29 maggio 2023 23:51 pickett
Gli ascolti medi della Vuelta saranno anche metà di quelli del Giro(non ho controllato,mi fido di quanto scrivi)ma la Spagna ha metà degli abitanti dell'italia.Riguardo la starting list,da qualche anno quella della Vuelta é solo di poco superiore a quella del Giro,ma per un decennio abbondante ,a cavallo tra i due secoli,é stata abissalmente superiore.Ricordiamoci il 97,quando al Giro parteciparono la bellezza di 2 (due!)squadre straniere,che naturalmente in Italia portarono le riserve delle riserve.Se non fosse nato il Pro Tour,la situazione sarebbe ancora quella.

Carbonio
30 maggio 2023 11:39 fedaia66
Forse sarà la tua di realtà, piuttosto distorta. Chiedi a un corridore se preferisce vincere un giro o una vuelta.. Vedi cosa ti risponde.
E anche questa storia della startist andrebbe un po' ridimensionata.
Negli ultimi anni da quando cioè froome è andato alla Israel questo divario non c'è.. E chi va alla vuelta ci va per opportunità di calendario perché viene dopo il tour.. Non per la sua importanza. E dai..
Quanto all'audience lo share è ancora peggio per la vuelta.che è metà del giro..
Parlare di un giro meno importante di una vuelta sfiora la blasfemia ciclistica.

x fedaia
30 maggio 2023 13:14 noodles
parlare del Giro come meno importante della Vuelta non sfiora la blasfemia ciclistica. lo è semplicemente. E' un affronto alla storia di questo sport. un pò come dire che l'Amstel è più importante della Liegi...

Risparmioso
1 giugno 2023 23:52 Eiger
Un bel Giro di "Comprimari" vinto da un un corridore che non ha mai messo la ruota fuori dal Gruppo.
Che tristezza !!!

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si è conclusa la quarta edizione di Beking, iniziata con la pioggia, e proseguita sotto un cielo coperto e minaccioso ma l’evento ha saputo entusiasmare e coinvolgere anche quest'anno. Il vincitore assoluto è stato il campione del mondo in carica...


Momento di ottima forma per Eli Iserbyt che al successo di ieri a Kortrijk, concede la replica nella odierna prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria elite che oggi è si è disputata ad Anversa, in...


Un'occasione da non perdere per imparare, curiosare, scoprire, divertirsi e festeggiare. L'evento annuale Openhouse XPC 2024 andato oggi in scena a Reggio Emilia nella sede di Beltrami TSA ha dato la possibilità a tanti appassionati di due ruote di scoprire...


Con la sua celebre scalinata, trampolino di lancio di grandi campioni come Renato Longo, Franco Vagneur, Roger De Vlaeminck, Luigi Malabrocca e molti altri specialisti del fango, si è tenuta oggi la 63sima edizione del Ciclocross di Solbiate Olona (disputato...


Sventola l'iride di Fem Van Empel nella prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria donne elite che oggi è andata in scena ad Anversa, in Belgio. Già prima ieri a Kortrijk nell'Urban Cross, la campionessa del...


È scomparso in Costa Azzurra, all’età di 82 anni, l’ex corridore francese Jean Jourden che, nel 1961, ha vestito la maglia di campione del mondo nella gara dei dilettanti su strada di Berna, in Svizzera. Era nato a Saint Brieuc,...


In quale modo i soldi del ciclismo su strada potrebbero arrivare  alle discipline meno mediatiche e con meno sponsor? Secondo l’UCI un ottimo sistema sarebbe quello di sommare per le classifiche mondiali i punti conquistati in tutte le discipline. In...


Alla Notte degli Oscar tuttoBICI 2024 respireremo profumo di azzurro. Marco Villa verrà premiato come tecnico dell'anno con l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi. Il CT della nazionale pista ha preceduto un suo... collega, vale a dire il commissario tecnico...


Giglio d’oro. Martedì scorso, all’osteria ristorante Carmagnini del ‘500, a Calenzano. Premi e premiati, selezionatori e appassionati, una festa del ciclismo. A tavola, con Roberto Poggiali. Fra crostini e straccetti, ricordi e racconti – i suoi - di quel ciclismo...


La UCI Track Champions League del 2024 è iniziata col botto a Saint-Quentin-en-Yvelines: quasi 4.000 spettatori hanno osservato con stupore Katie Archibald (Gran Bretagna), Dylan Bibic (Canada), Emma Finucane (Gran Bretagna) e Matthew Richardson (Gran Bretagna) indossare le ambite maglie...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024