Come avete letto, stamattina è stata presa la decisione di neutralizzare la prima parte della tappa. Il via verrà dato solo alle 15, saranno 75 i chilometri da percorrere, con la salita della Croix de Coeur, la discesa successiva e l'ascesa finale che porta a Crans Montana.
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Ed eccoci al primo tappone di questo Giro, tappone che resta tale anche dopo la decisione forzata di non salire fino in vetta al Gran San Bernardo (che quindi non sarà più Cima Coppi) ma solo fino al Passo e al tunnle, quindi con 7 chilometri di salita in meno.
LA PRESENTAZIONE
La Borgofranco d'Ivrea - Crans Montana misura così 199 km e il percorso risale la Valle d’Aosta fino al capoluogo dove inizia la lunghissima ascesa al Colle del Gran San Bernardo: si corre su strade larghe e ben pavimentate per la quasi totalità
della tappa. Dopo il Colle si affronta una lunga discesa fino a Sembrancher dove si devia verso Verbier e si scala l’inedita Croix de Coeur (15 km al 9% circa).
Segue una discesa impegnativa la cui prima parte è a carreggiata ristretta, mentre la seconda è su strada larga e in ottimo stato, caratterizzata da 6 gallerie illuminate. Si percorre quindi la valle del Rodano (unico tratto perfettamente piatto della tappa) fino ai piedi della salita finale
UN OCCHO AL TERRITORIO
Sono i balmetti la più caratteristica attrazione di Borgofranco d’Ivrea, il paese del Canavese quasi al confine con la Valle d’Aosta da cui parte la tappa che si conclude in Svizzera. Si tratta di una serie di cantine naturali (poco più di 200) addossate alle rocce e utilizzate fin dall’antichità per la conservazione di vini e generi alimentari favorita dalle correnti d’aria che escono dalla montagna. Molti di questi sono ancora in uso e si possono osservare incamminandosi lungo un sentiero di circa 500 metri impreziosito da pregevoli installazioni artistiche. Collocato lungo il tracciato della Via Francigena, il paese vanta interessanti edifici di culto come la medievale Chiesa di Santa Marta e la Chiesa della Madonna del rosario di epoca barocca.
La Valle d’Aosta mostra al Giro la sua collezione di castelli. Il primo che s’incontra è il Forte di Bard, invalicabile guardiano dei confini regionali e oggi sede di musei e mostre temporanee. Superata Arnad, patria del Lardo DOP, si arriva a Verres con il bel maniero a pianta quadrata che sovrasta l’abitato dall’alto di uno sperone di roccia. Uno sguardo alle architetture liberty di St. Vincent ed ecco Chatillon dove si trova il Castello Gamba al cui interno si trova un notevole museo di arte contemporanea.
Aosta ricorda al mondo intero di essere stata una delle più importanti città romane mostrando monumenti importanti quali l’Arco di Augusto, la Porta Praetoria, il Teatro Romano, l’Anfiteatro e il misterioso Criptoportico forense. Ma non è tutto. Sono otto le torri medievali che punteggiano l’antica cerchia muraria del capoluogo, mentre la Cattedrale di Santa Maria Assunta si fa ricordare per i due campanili alti 60 metri, gli affreschi dell’XI secolo e i pavimenti mosaicati. A St-Rhemy-en-Bosses si assaggia lo squisito Jambon des Bosses DOP prima di affrontare i tornanti che conducono al Passo del Gran San Bernardo. Qui spicca l’edificio dell’antico ospizio affacciato su un laghetto e si possono osservare i meravigliosi cani San Bernardo che nei mesi estivi vengono portati fin quassù dagli allevamenti di fondovalle.
Ormai in territorio svizzero e appena prima di affrontare la salita che conduce a Crans Montana merita una sosta Sion, la capitale del Canton Vallese, dominata dal Castello di Tourbillon e dal borgo fortificato di Valère.