La Green Project Bardiani Csf Faizanè si presenta al Giro d'Italia con tanta fiducia e senza un leader designato: per questo ha partecipato la squadra al completo alla conferenza stampa della vigilia
Alessandro Donati (secondo direttore sportivo) «Abbiamo tanta fiducia nei confronti del nostro progetto giovani, alimentata anche da prestazioni come quella di Pellizzari al Tour of the Alps o quella di Marcellusi a Francoforte. Partire domani dai luoghi in cui ho trascorso i migliori anni della mia gioventù è un'emozione irripetibile, nemmeno da corridore ho provato un piacere tale come ieri sera sul palco della presentazione ufficiale. Quest'anno ripeteremo lo stesso approccio dell'anno scorso: da quando sono qui coi Reverberi abbiamo la miglior formazione che abbiamo mai schierato alla Corsa Rosa. Vivremo alla giornata e valuteremo in quali tappe potremo crearci le migliori opportunità, sicuramente nutriamo aspettative e motivazioni per combattere con un parterre di prim'ordine. Fiorelli? Corridore moderno e completo, può migliorare quel terzo posto di tappa del 2021.»
Filippo Fiorelli «Ci sono tanti corridori favoriti per la maglia ciclamino, vedremo come si svilupperanno le volate e gli sprint intermedi e valuteremo quali obiettivi saranno più realistici. Personalmente ho segnato in rosso la terza tappa, con arrivo a Melfi prima di un bel saliscendi. Il secondo posto a Termini Imerese al Giro di Sicilia nella frazione vinta in solitaria da Suter della Tudor? Sicuramente rimane tanto rammarico! Dorsale 91 in questa Corsa Rosa? Questioni forse di nome o di sorteggio, non so: non significa che io sia da considerare il leader della squadra.»
Alessandro Tonelli «Non saremo una squadra per fughe pubblicitarie. Aver trascorso fin qui tutta la carriera coi Reverberi significa aver visto un'evoluzione sempre in meglio, sia della squadra sia della categoria Professional: quelle di oggi sono quasi delle World Tour e mantenere la categoria, con un team così giovane, è un grandissimo piacere. Questa Green Project è la migliore possibile, come ha detto prima Donati, mi fa piacere poter essere la chioccia di un gruppo che può dire la sua.»
Luca Covili «Ho disputato 27 giorni di corsa finora, la più recente ossia il Tour of the Alps mi ha dato buone sensazioni. Vista la mia tenuta in salita, l'intenzione è quella di provare a fare classifica. Senza troppo stress, qualora dovessi perdere troppo terreno inizierò a cercare fughe e risultati di tappa. Un ottimo obiettivo alternativo potrebbe essere la maglia azzurra. Spero che questo Giro possa essere un bel trampolino di lancio per nuovi obiettivi.»
Davide Gabburo «Emozione unica partecipare di nuovo al Giro, la tappa di Napoli quest'anno è più dura rispetto a quella dove l'anno scorso arrivai secondo. Prima, seconda o terza settimana non fa differenza, non sai mai quando è il tuo turno in una gara del genere. La mia stagione fin qui è stata buona, sto bene e non vedo l'ora di affrontare con buona fortuna la mia terza Corsa Rosa. Marcellusi? Un grande giovane atleta, ha buono spunto veloce ed è veramente completo.»
Samuele Zoccarato «Corridore a cui somiglio? Sono Zoccarato e basta, non devo somigliare a nessuno. Sono qui al Giro per seguire la strategia della squadra e cercare di onorare al meglio la Corsa Rosa: ho lo stesso entusiasmo di quando ero tra gli Juniores e la stessa voglia di dimostrare tutto quello che valgo. Vincere una tappa al Giro come primo successo da pro in carriera? Sembra un paradosso, ma vincere una tappa qui può essere quasi più facile che in altre gare, dato che diverse fughe possono essere lasciate andare fino in fondo per motivi di strategia. Sarebbe fantastico, ma non montiamoci la testa.»
Henok Mulubrhan «Ho passato solo un anno in Bardiani ma sono stato accolto benissimo e mi trovo alla grande, qui e nella Toscana dove abito. Al Giro cercherò soprattutto di centrare la fuga vincente. Sarò il primo corridore a disputare la Corsa Rosa con indosso la maglia di campione continentale africano, spero di onorarla al meglio.»
Martin Marcellusi «Il debutto al Giro è un'emozione grande, sto iniziando a sentire un po' di agitazione e cerco di gestirla bene. L'arrivo finale nella mia Roma mi dà un'ulteriore motivazione per cercare di arrivare fino in fondo, anche perché nella Capitale si prospetta una tappa spettacolare. Remco Evenepoel? L'ho conosciuto già da juniores e non ha ancora dimostrato tutto il suo valore per intero. In ogni caso, occhio pure a Primoz Roglic che sta andando fortissimo. Non ho una tappa che ho messo particolarmente nel mirino, forse quella di Napoli. Il decimo posto a Francoforte è stato molto importante per me, ma ho indovinato un momento giusto: autostima cresciuta, ma ora vediamo come andrà al Giro.»
Filippo Magli «La prima partecipazione al Giro è un mix di emozioni, ma bisogna metterle da parte e da domani daremo battaglia. Io sono passato definitivamente tra i professionisti dopo cinque anni in Mastromarco, con anche diversi mesi fermo: in un ciclismo così "frettoloso" come quello di oggi costituisco un po' un'eccezione. Ritengo di aver fatto le cose con serietà, sono qui tra i professionisti sicuro e tranquillo dei miei mezzi. Un toscano come Bettiol lo incontro spesso, vedere dove lui è arrivato è uno stimolo e aiuta a fissarsi degli obiettivi. E spero possa fare anche lui un bel Giro.»