Ghiotto fine settimana il 22 e 23 aprile a Novi Ligure. Nel Museo dei Campionissimi organizzata dalla Nova Unione Velocipedistica Italiana, verrà allestita una mostra non polverosa, ma viva e interattiva dal tema: “IL GIRA COME NON L’AVETE MAI VISTO”.
Sarà mirabilmente esposta la ricca collezione di cimeli custodita gelosamente dalla nipote del Campionissimo, Costanza Girardengo (non poteva chiamarsi diversamente). A fare da contraltare si potranno ammirare splendidi modelli di biciclette della stesse case e degli stessi anni per le quali ha corso il Vero Campionissimo (come lo apostrofava Armando Ghiglione, suo primo e inarrivabile biografo sportivo). La Pizzorno, la Stucchi, la Bianchi, le Maino e la Wolsit, tutte vive e pedalabili, si potranno ammirare, con le relative maglie dell'epoca, dalle 10,00 alle 18,00 per una mostra unica e irripetibile.I
n mattinata alle 11,00 in via Giradengo ci sarà la tradizionale punzonatura, cerimonia tecnica ormai obsoleta ma ricca di storia e cultura. A seguire, una trentina di velocipedisti si porteranno al Camposanto di Cassano Spinola per rendere omaggio alle spoglie di Girardengo. Nel pomeriggio alle ore 16,00 nel Museo assisteremo a un momento culturale di altissimo livello con la presenza di Claudio Gregori, scrittore e cantore del ciclismo eroico, che svolgerà una lezione magistrale trattando il tema: Learco Guerra, “nipote” di Girardengo e vendicatore di Binda. Seguiranno interventi dei giornalisti Franco Bocca e Luciano Asborno e dello storico del ciclismo Carlo Delfino.
Per finire, a cura del regista Paolo Furnò, la proiezione di un rarissimo film muto del 1920, dove compare un Girardengo giovane attore nella parte del corridore che è. La pellicola, seppure incompleta, ritrovata miracolosamente dopo tanti anni e restaurata dalla Fondazione Cineteca di Bologna, rappresenta una chicca nel ricco programma del sabato pomeriggio.
Domenica 23 ore 8,00 (ritrovo sempre al Museo) via alla parte ciclistica vera e propria con biciclette rigorosamente conformi al Campionissimo, sulle strade del novese per 120 km, omaggiando i suoi indimenticati gregari della zona: Negrini, Rinaldi, Fossati e Giacobbe.
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