Fabio Jakobsen ha conquistato la vittoria nella seconda tappa della gara italiana, firmando il 12° successo dell'anno per la Soudal Quick-Step, che si conferma la squadra plurivittorosa della stagione.
Sulla breve ma insidiosa salita che arriva a dieci chilometri dal traguardo, Julian Alaphilippe e Andrea Bagioli hanno dimostrato che The Wolfpack faceva sul serio, spingendo un ritmo che ha impedito qualsiasi attacco, prima che Davide Ballerini e Casper Pedersen prendessero le redini della volata: all'ultimo chilometro Bert Van Lerberghe si è mosso abilmente in gruppo con Fabio Jakobsen incollato alla sua ruota fino a 150 metri dalla fine quando 'olandese ha deciso di fare la sua mossa, superando Fernando Gaviria (Movistar), che ha cercato di anticipare lo sprint, prima di superare Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) per la sua prima vittoria in assoluto sul suolo italiano.
«Tutti hanno fatto un ottimo lavoro oggi e ne sono grato. Sapevo che la condizione c'era e vedere come la squadra ha creduto in me ha alimentato la mia motivazione e il mio desiderio di vittoria. Sapevo che se ne avessi avuto la possibilità avrei potuto dimostrare quanto sono veloce, e oggi tutto è andato come da manuale, dal duro lavoro dei ragazzi per controllare i fuggitivi e tenermi davanti al perfetto lancio che mi hanno dato. Quella di oggi è la mia prima vittoria in Italia, qualcosa di speciale dato che mi chiamo Fabio in onore di Fabio Casartelli. Ricordo che durante il Tour de France ho conosciuto i suoi genitori durante il memorial al Portet d'Aspet, un momento davvero toccante. La vittoria di oggi è un po' anche sua. In più, a rendere ancora più speciale la giornata c'è che i miei genitori erano qui oggi per vedermi, sono contento che abbiano potuto assistere alla mia 40esima vittoria in carriera».