Caro Direttore, è datata e buona abitudine una rapida scorsa mattutina dei quotidiani. Tutto sommato, non guasta conoscere e cercare di comprendere ciò che succede a questo mondo. Altrettanto scontato, per chi come il sottoscritto ritiene il Ciclismo non un semplice sport ma una disciplina di vita foriera d'insegnamenti (FONDRIEST dixit : "Il ciclismo ti insegna a vivere"), uno sguardo , attento e non fugace, a tuttobiciweb.
E’ di tutta evidenza che il "tuo" sito di riferimento del ciclismo, italiano e non, dia ampiamente voce al Presidente della FCI che , dopo aver "... soffiato qualche giorno fa sulle sue due candeline..." del mandato Federale, festeggiandone la ricorrenza, fa poi il punto della situazione.
Scrivo di getto il mio pensiero, confidando che non sia isolato o, peggio, censurato.
Premessa: semmai interessasse a qualcuno, il sottoscritto è oltremodo e motivatamente critico nei confronti dell'operato complessivo del Presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Come si diceva, e cantava, questione di feeling.
Di certo, non apprezzo - neppure io! - i mistificatori della realtà e dei fatti che ne costituiscono fondamento. Viviamo tempi già abbastanza poco chiari, per non dire bui, da poter tollerarne anche la mistificazione. Peccato che tra coloro che si distinguono per l'alterazione della verità , con argomentazioni apparentemente astute, vi sia anche il citato Presidente.
Per tacer d'altro, sono dell'avviso che non sia... bello attribuirsi dei risultati che andrebbero, invece, meritoriamente attribuiti ad altri. Quando si citano i 97 successi ottenuti nel primo anno di Presidenza Federale, si dovrebbe anche avere il buon gusto, se non l'accortezza, di riconoscere apertamente che la gran parte, per non dire la totalità, di questi successi - soprattutto in una disciplina tecnica com'è quella della Pista - sono il frutto del lavoro di anni di persone che hanno nomi e cognomi ben precisi, e soprattutto di atleti che, seguendone le direttive e i consigli, si sono costantemente perfezionati e migliorati ponendosi ai vertici delle rispettive specialità.
Questa è , a mio avviso, una realtà da non dimenticare, e sono fatti che, tanto meno, possono essere strumentalmente mistificati.
Cordialmente, Fiorenzo Alessi