Matteo Bianchi ha chiuso al quinto posto il torneo del km da fermo. Spingendo il 59x14 il giovanissimo bolzanino ha pedalato in 1.00.483, leggermente più lento che in qualificazione, quando aveva fissato il cronometro su 1.00.220. Comunque Bianchi ha migliorato di un posto il suo piazzamento, visto che in qualificazione aveva fatto il sesto tempo.
Titolo al fenomenale olandese Jeffrey Hoogland (58.203) che ha preceduto lo spagnolo Alejandro Martinez e il tedesco Maximilian Dornbach. Una curiosità che colloca nlla giusta posizione la prestazione di Matteo Bianchi: questa sera tutti e otto i finalisti hanno peggiorato i tempi che avevano fatto segnare in qualificazione.
«Pensavo di poter fare meglio nella seconda prova, avendo corso con un rapporto più leggero questa mattina che mi ha permesso di risparmiare un po’ di forze. Nel complesso, però, sono contento» spiega Matteo Bianchi.
ELIMINAZIONE. Delusione. Piaccia o no, è l'unica parola che fotografa la prestazione di Rachele Barbieri, vicecampionessa mondiale della specialità. Partita molto bene, al quarto sprint la modenese si è fatta risucchiare verso la coda del plotone, era al centro della pista senza possibili vie di fuga e non ha potuto evitare l'eliminazione, chiudendo al quart''ultimo posto. La medaglia d'oro è andata a Lotte Kopecky che ha inossato la maglia di campionessa europea sopra a quella iridata; secondo posto per la francese Valentine Fortin e bronzo per l'olandese Maike van der Duin.
«Ho commesso un errore di leggerezza e quando mi sono resa conto di essere in una posizione sfavorevole ero ormai chiusa per recuperare. Peccato, spero domani di rifarmi.. da ogni errore c’è sempre da imparare» ha chiosato Rachele Barbieri con l'attenzione già rivolta all'omnium di domani.
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