Bradley Wiggins scende in campo contro gli abusi nei confronti dei bambini ed entra a far parte della Società Nazionale per la Prevenzione della Crudeltà nei confronti dei Bambini (NSPCC) il cui obiettivo principale è quello di sensibilizzare sull'abuso sui minori e incoraggiare la segnalazione dei bambini che lo subiscono.
Il campione britannico ha confessato di aver subito abusi da parte del suo allenatore e patrigno e oggi scende in campo per spera aiutare i bambini che hanno più bisogno di sostegno.
«Quando ero in quella situazione non potevo chiedere aiuto a nessuno, da bambino ero un solitario e in quel momento mi sentivo molto solo. Ricordo che il mio desiderio era quello di allontanarmi da tutto ciò che mi circondava. Quella vicenda è tornata a farmi soffrire anche da adulto perché non sono mai stato in grado di accettarlo completamente» ha detto Wiggins illustrando la sua iniziativa in una intrvista concessa a The Guardian.
Per Sir Wiggins il ciclismo è stato una valvola di sfogo, una via d’uscita, un’ancora di salvezza: «La bicicletta mi ha aiutato a fuggire dai miei problemi, da un’infanzia difficile. Ma niente è stato facile: quando ho smesso di andare in bicicletta, non ho potuto più scappare dai miei problemi, ho dovuto confrontarmi con me stesso e accettare chi ero. Ora l’ho fatto e con questa nuova consapevolezza ho deciso di scendere in campo per sostenere questa iniziativa e cercare di fornire a bambini eragazzi quell’aiuto che non ho avuto io».
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