Vent'anni fa, era il 10 gennaio del 2003, se ne andava all'improvviso Denis Zanette. Gigante friulano, classe 1970, ultimo di quattro fratelli, aveva iniziato a pedalare nella Sacilese vincendo 27 corse con i giovanissimi e 6 con gli juniores. Poi dilettante con la soddisfazione di conquistare la maglia tricolore di campione italiano dilettanti di seconda serie e così si aprono le porte del ciclismo professionistico con i colori della Aki.
Nel 1995 il debutto al Giro ed è subito vittoria di tappa, la 18a, al Santuario di Vicoforte. Negli anni il passaggio alla Vini Caldirola e poi al Team Polti quindi alla Liquigas di Fabio Bordonali: nel 2000 arriva terzo al Giro delle Fiandre alle spalle di Bortolami e Dekker, ppi vince una tappa al Giro d'Italia, stavolta a Lubiana. Infine il passaggio alla Fassa Bortolo per continuare a fare il suo lavoro do prezioso gregario, apprezzato dai compagni per il valore e la serietà.
Il 10 gennaio del 2003 mancano pochi giorni al raduno della squadra, Denis si reca dal dentista ma dopo l'appuntamento si sente male, si accascia a nulla valgono i pronti soccorsi: a soli 32 anni Zanette muore, lasciando la moglie e due piccole bambine. Fatale per lui una patologia cardiaca polmonare, forse di origine ereditaria visto che anche il papà era mancato a soli 47 anni pe lo stesso motivo.
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