Con Tadej Pogacar indirizzato verso un nuovo assalto al Tour de France, era piuttosto prevedibile che la UAE Team Emirates scegliesse João Almeida come capitano per il Giro d'Italia 2023, ma ci ha pensato lo stesso corridore portoghese a dissipare ogni dubbio.
L'anno scorso Almeida dovette abbandonare la Corsa Rosa a tre tappe dal termine a causa del Covid, quando era ancora in piena lotta per il podio finale di Verona e saldamente in maglia bianca di miglior giovane. Il percorso di quest'anno, con diversi chilometri contro il tempo, sembra adattarsi particolarmente alle sue caratteristiche: «Le crono faranno la differenza e ho sempre detto che più sono lunghe più mi si addicono - ha detto al portale portoghese TopCycling -. Le prove contro il tempo mi piacciono, così come le cronoscalate. Partiremo con una bici da crono per poi prenderne una normale, dovremo esercitarci a fare il cambio senza perdere troppo tempo».
L'ex Quick-Step, che nel 2020 ha indossato la maglia rosa e ha chiuso la corsa al quarto posto, ha anche confermato che attorno a sé avrà un blocco di corridori che lo seguiranno in buona parte del suo calendario, da Jay Vine a Davide Formolo, passando per Alessandro Covi e Diego Ulissi. Il suo programma di avvicinamento prevede sicuramente la Volta ao Algarve, la Tirreno-Adriatico e il Giro di Catalogna, prima di un ritiro in altura a Sierra Nevada che lo traghetterà direttamente sulla Costa dei Trabocchi per la partenza del Giro.
Il 24enne nativo di Caldas da Rainha dovrà quindi aspettare almeno un altro anno prima di debuttare al Tour de France. «Nel 2024 vorrei farlo, è un livello superiore rispetto a Giro e Vuelta. A quel punto potrei fare anche gare come Giro del Delfinato o Giro di Svizzera, così da non ripetere sempre lo stesso programma di gare»
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