Avremo anche noi un’accademia, una piccola grande Coverciano, un punto di appoggio e di riferimento, chiamatela come volete ma entro due anni il nostro movimento avrà a Montichiari la prima Academy della bicicletta, centro di preparazione olimpica della Federciclismo, e un secondo velodromo da affiancare a quello bresciano: la pista di Spresiano (Treviso).
Lo dice il numero uno del ciclismo italiano, Cordiano Dagnoni, lo scrive Luca Gialanella sulla Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Lo confermano il sindaco di Montichiari, Marco Togni, e quello di Spresiano, Marco Della Pietra. E Sport e Salute (la struttura operativa del governo per la politica sportiva), che ha affiancato i tecnici Fci e dei comuni per l’elaborazione di progetti integrati è lì a loro fianco.
«Montichiari non chiuderà più. C’è il nuovo impianto di illuminazione a led, spettacolare quando si illumina alla massima potenza, pronto per la tv a 4K — spiega Dagnoni alla Gazzetta -. C’è stato il miglioramento tecnologico della pista grazie a quattro ingegneri dell’Istituto di scienza dello sport del Coni: l’anello è equipaggiato con sensori, telecamere e telemetria come se fosse la MotoGp. Si analizzano i quartetti alla tv, si vedono i tempi e i modi in cui avvengono i cambi, e questo ha alzato il livello: il quartetto è la ricerca della perfezione».
E a supporto arriva il sindaco di Montichiari. «A metà febbraio tutti i lavori saranno finiti - dice Marco Togni -, ed entro metà marzo l’impianto potrà essere dissequestrato. In estate verrà cambiata la balaustra delle tribune (da 90 a 120 cm, ndr), indispensabile per il ritorno del pubblico e l’organizzazione degli eventi».
Decisiva la disponibilità dei fondi per Montichiari, come precisa Gialanella: «Due milioni dalla Regione Lombardia per il velodromo, e 4 milioni dal Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza, ndr) per l’Academy del ciclismo — riprende Dagnoni —. Il progetto è molto bello: il grande magazzino sotterraneo è collegato direttamente con la pista, e sopra ci sarà la struttura con foresteria, studi medici, di biomeccanica e fisioterapia, e aule per la formazione».
Intanto si è sbloccato anche il velodromo trevigiano di Spresiano, fermo da tre anni per il fallimento della ditta Pessina. Ancora Dagnoni: «Sarà una struttura più gestibile, un impianto da 2500 posti invece che 5000». Il sindaco Marco Della Pietra: «Avrà tecniche all’avanguardia e si riutilizzerà il 75-80% della struttura già fatta. L’altezza totale passerà da 20 a 12 metri, la cubatura sarà dimezzata dai 320mila metri cubi previsti: per i concerti, si arriverà a 4000 persone. Ci saranno seimila metri quadrati di pannelli fotovoltaici e una coibentazione speciale. Per la costruzione, sono disponibili 20 milioni di euro dal mutuo originario e il Comune è pronto a fare la propria parte».
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