Ci ha lasciato ieri un altro protagonista del ciclismo: è morto Idrio Bui, ciclista professionista a cavallo degli anni ’50 e ’60, gregario di Fausto Coppi e di Arnaldo Pambianco, tra gli altri.
Bui aveva 90 anni e viveva nella sua Sinalunga. Dopo una buona carriera da dilettante, con la vittoria nella Coppa Sabatini nel 1956, Bui passò professionista nel 1957 e terminò la carriera nel ’64, a 32 anni, dopo una caduta al Giro di Lombardia. Proprio nel 1957 fu notato da Fausto Coppi che lo volle con sé alla Ghigi-Coppi, nel 1958 vinse la Coppa Cicogna, ppi una tappa del Giro di Sicilia nel 1960.
Nel 1961 il passaggio alla Fides dove aiuta Arnaldo Pambianco a conquistare il sucesso nel Giro d’Italia, due anni il passaggio alla Lygie per aiutare in salita Vito Taccone. Gregario di grande valore, particolarmente adatto nella prove di alta montagna, Bui ha saputo comunque raccogliere anche ottimi piazzamenti personali: tra questi i podi nella Milano-Vignola e nel Giro dell'Appennino, i quarti posti alla Coppa Bernocchi e alla Coppa Sabatin, poi il terzo posto nella generale del Giro di Sicilia e il secondo al Gran Premio Industria e Commercio di Prato.
A carriera finita il ritorno nella sua Sinalunga per esercitare il mestiere di ferramenta senza però dimenticare la passione per la bici.
Alla famiglia Bui le condoglianze della nostra redazione.