TOUR 2023. VINGEGAARD SI' O VINGEGAARD NO?

PROFESSIONISTI | 29/10/2022 | 08:18
di Francesca Monzone

C’è un giallo che avvolge il Tour de France 2023, e non è quello della maglia simbolo della corsa, ma riguarda la partecipazione di Jonas Vingegaard alla corsa del prossimo anno. C’è la versione di Jonas e poi le dichiarazioni del direttore sportivo della Jumbo-Visma Merijn Zeeman, che in comune hanno solo un futuro dialogo che ci sarà al primo raduno della squadra.


Vingegaard il Tour de France lo ha vinto quest’anno, dopo un agguerrito duello con Tadej Pogacar, che correva per conquistare la sua terza maglia gialla consecutiva. Giovedì quando al Palazzo dei Congressi di Parigi è stato svelato il perso del Tour del 2023, il corridore danese non c’era perché ancora in vacanza con la famiglia, ma nei giorni scorsi era trapelata qualche dichiarazione sulla sua partecipazione alla Grande Boucle. Vingegaard avrebbe detto che da campione uscente sarebbe normale difendere il titolo ed essere quindi al via della corsa il prossimo 1 luglio dai Paesi Baschi. Il corridore della Jumbo-Visma però, non ha dato per certo la sua partecipazione e il tutto dovrà essere discusso insieme al suo team nelle prossime settimane.


Dopo la presentazione del Tour sono arrivate le dichiarazioni di Merijn Zeeman che, come aveva fatto la scorsa settimana, ha spiegato che la partecipazione di Vingegaard non è sicura al 100 per 100.

«Decideremo insieme – ha detto Zeeman – Jonas non ha mai corso il Giro e se dovesse chiedere di farlo potrebbe essere un’opzione». Il direttore sportivo della Jumbo-Visma si è poi soffermato sul percorso della corsa gialla, che ha definito molto versatile e adatto alla sua squadra.

«La prima settimana è sempre difficile: questo è in parte dovuto al fatto che si partirà dai Paesi Baschi. Nella prima settimana si capirà subito quali saranno i corridori più forti».

Il tecnico olandese, dopo una prima lettura del percorso, è convinto che la vittoria al Tour de France si deciderà sulle Alpi, dove ci saranno le frazioni più difficili. «Penso che le Alpi saranno il fulcro principale della gara. Il fatto che ci sarà una sola tappa a cronometro non mi preoccupa molto. Penso che il percorso sia abbastanza versatile. Possiamo adattarci facilmente a questo tipo di corsa». Vingegaard era assente durante la presentazione ufficiale della corsa, mentre in prima fila c’era Tadej Pogacar, lo sloveno che il prossimo anno vuole riprendersi la maglia gialla.

Il pubblico spera di poter vivere ancora grandi emozioni attraverso una nuova sfida tra lo sloveno e il danese, ma se Pogacar ha confermato la sua partecipazione, in casa Jumbo-Visma tutto tace e Zeeman ha rimandato qualunque decisione al primo ritiro della squadra, quando verranno definiti i programmi di tutti i corridori, compresi Van Aert e Roglic.

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COMMENTI
Differenza Giro-Tour
29 ottobre 2022 11:31 marco1970
Basta prendere l'Equipe di oggi e vedere l'intera prima pagina occupata da una bella foto nella quale sono rappresentati i maggiori sfidanti della corsa per rendersi conto che esiste un gap incolmabile tra le due corse a tappe.Nella prima pagina della Gazzetta all'indomani della presentazione (mesta) c'era un titolino.La presentazione del Tour è stata sontuosa.Urbano Cairo deve andare a scuola dai francesi.

Strana assenza
29 ottobre 2022 15:14 pickett
Direi inspiegabile.Non sarebbe certo stato un grande sacrificio interrompere le vacanze per mezza giornata.I miliardari viaggiano in charter,non in torpedone.Qualcosa mi dice che ASO gli farà pagare l'affronto,come fece con Pantani assente alla presentazione del Tour 1999.

Percorso
29 ottobre 2022 17:38 michele79
A parte strombazzamenti e presentazioni in grande stile non mi sembra proprio un gran percorso quello del Tour. Il Giro mi pare decisamente migliore, non so se basta anche per avere i migliori corridori ma forse più di qualcuno

Perchè mancano gli sponsor per fare uno squadrone italiano Wordl tour?
29 ottobre 2022 18:08 marco1970
Forse gli strombazzamenti e presentazioni in grande stile siano necessari quanto i percorsi sia per attirare i campioni nella partecipazione che gli sponsor per investire nel ciclismo.

Cosa strana
29 ottobre 2022 18:19 italia
Il vincitore del tour che non va alla presentazione; il vincitore che non e certo di partecipare ad una gara adatta alle sue caratteristiche tecniche; mah ....

Uno di troppo
30 ottobre 2022 11:44 fransoli
Roglic e vingegaard... Uno dei due quest'anno al tour è di troppo... Non puoi chiedere al vincitore uscente di fare il gregario e non credo che roglic voglia partire per fare il gregario al danese, ed è inutile dire che deciderà la strada perché se non accadono imprevisti come cadute e problemi vari prima o poi devi scegliere chi è il capitano e il vincitore ai campi elisi è solo uno... Per tento penso che dovranno decidere attentamente, valutando i percorsi, chi farà il giro e chi il tour.. Però non presentarsi al tour col campione in carica sarebbe clamoroso

Inspiegabile
30 ottobre 2022 21:32 AleC
La chance di Roglic di vincere il Tour era nel 2020, poi per due anni è caduto e ha perso almeno un'altra buona occasione. Direi che la Jumbo dovrebbe puntare su Vingegaard e mandare Roglic al Giro, dove c'è un discreto numero di km a crono.

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