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Dopo tre stagioni da dimenticare, Martin Nessler ha ritrovato la voglia e passione per puntare a qualcosa di grande. "Non vorrei sembrare banale, ma sì il sogno è correre tra i professionisti - spiega il trentino di Dro, classe 2000, portacolori della formazione veronese Sissio Team -. Finora la stagione è andata bene, ma la cosa più importante è stata ritrovare la determinazione che avevo smarrita per strada. L'anno scorso mi ero addirittura ritirato dall'attività agonistica, e per alcuni mesi mi sono occupato della vendemmia e raccolta delle mele nell'azienda della famiglia della mia ragazza Sara. Ci sono dei momenti in cui non riuscivo più ad andare avanti e sentivo di essere arrivato al limite. Mi sentivo frustrato, arrabbiato, insofferente e sconfortato dalle ultime stagioni. Poi pensi a quei pochi momenti belli... e ci credi ancora. Oggi posso dire di essere ritornato il corridore di quattro anni fa, quando tra gli juniores ero riuscito ad ottenere ottimi risultati indossando inoltre la maglia azzurra al Gran Premio LVM Saarland in Germania".
Difficoltà che Nessler ha superato trovando ispirazione nella società veronese della Sissio Team diretta dall'ex professionista Marco Toffali.
"Con Toffali e tutto lo staff mi sono ritrovato e colgo questa occasione per ringraziarli. C'è stato un bel feeling con la squadra, con tanti ragazzi in gamba e con i quali si è fin da subito creato un bel gruppo. E poi il mio ritorno ai risultati ha fatto il resto. Anche la testa ha funzionato bene ed è stata fondamentale per rimanere su alti livelli agonistici e avere una mentalità da vincente".
Per farla breve Nessler ha vinto a Sommacampagna, si è classificato quinto nella classifica generale del Giro del Veneto, quarto nel Giro del Medio Po, decimo al Palio del Recioto e al Giro del Casentino, 33simo nella generale del Giro d'Italia U23, nono alla Ruota d'Oro di Terranuova Bracciolini, secondo a Montalto Pergine Valdarno e in questi giorni ha sfiorato per il due volte il successo chiudendo in seconda posizione la gara di Scomigo di Conegliano (2 ottobre) e la Coppa San Daniele del Friuli (4 ottobre) dietro Giacomo Villa.
"Quando c'è la condizione e la spinta agonistica e fai le cose per bene i risultati arrivano. Alla vittoria ci sono andato molte volte vicino, e il successo a Sommacampagna è stata come una liberazione. Il Giro del Veneto è stata una bella esperienza così come correre il Giro d'Italia. Peccato per la Coppa San Daniele una corsa a cui ci tengo particolarmente: andarci così vicino, dopo una prova peraltro molto impegnativa, brucia un pò. Vediamo di cogliere qualcosa di buono in queste ultime gare".
Nessler sabato sarà al via del Giro della Franciacorta, domenica del Gran Premio del Rosso a Montecatini Terme e il 16 ottobre della Coppa d'Inverno che probabilmente sarà l'ultimo appuntamento del 2022. Dal prossimo anno sarà a tutti gli effetti un corridore del team InEmiliaRomagna che dal 2023 farà il salto nelle Continental.
"Senza dubbio ci sono aspettative su di me, per quanto mi riguarda cercherò di dare il massimo dell'impegno per migliorare quanto ho fatto finora. Ho ritrovato la fiducia e la voglia di lottare e voglio capire dove potrò arrivare".
LA SCHEDA. Ha praticato la Pallavolo ed è appassionato di Hockey su Ghiaccio Martin Nessler, che nasce a Rovereto l'8 maggio 2000. Abita a Dro (Trento) con il padre Klaus, altoatesino originario di Appiano sulla strada del vino, che si occupa di progetti per stampi in plastica. Mamma Roberta è trentina di Segonzano e fa la barista. Figlio unico, Martin si è diplomato all'Istituto Tecnico Tecnologico "Buonarroti" di Trento e attualmente frequenta l'Università di Bolzano indirizzo Scienze degli Alimenti. L'approccio con la bici è avvenuto a 7 anni quando si è tesserato con la Ciclistica Dro.
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