E’ stata svelata oggi all’Aquila la Grande Partenza del Giro e d’Italia e c’è molta soddisfazione da parte di Mauro Vegni, che per prima cosa ha voluto ringraziare Maurizio Formichetti che da 18 anni aiuta RCS a disegnare le tappe della corsa rosa in Abruzzo. Sarà un Giro speciale quello del 2023 che partirà con una cronometro da Fossacesia a Ortona e che si concluderà quasi certamente a Roma, con un trasferimento in aereo dal Friuli.
«Come prima cosa voglio dire grazie a Maurizio Formichetti che è stato il “La” di questa partenza – ha esordito Mauro Vegni -. Con Maurizio RCS ha un legame particolare e in tutte le tappe in cui le nostre corse hanno attraversato l’Abruzzo, Formichetti è stato sempre il nostro uomo di riferimento».
Sarà l’Abruzzo ad ospitare la Grande Partenza, ma ci saranno un totale di 3 tappe e 4 partenza in questa regione. Il territorio suggestivo, tra mare e montagne vedrà assegnare la prima maglia rosa, ma non bisogna dimenticare che l’Abruzzo sarà anche l’arrivo della settima tappa, quella con arrivo sul Gran Sasso e che potrebbe dare un primo scossone alla classifica generale.
«La Grande Partenza ha due elementi che abbiamo già visto in passato e lo spettacolo che verrà dato al pubblico sarà di altissimo livello. Avremo un cronoprologo che ricalca la vecchia ferrovia che costeggia il mare e il tracciato della Via Verde tra Fossacesia e Ortona sarà la tappa simbolo della regione Abruzzo».
Il secondo giorno la corsa da Teramo arriverà a San Salvo, dopo 204 km di gara che si articoleranno quasi tutti sulla riviera adriatica toccando Chieti e Pescara.
«L’Abruzzo non è solo mare - Ha continuato Mauro Vegni - Ma è anche montagna vera e lo vedremo con i suoi 218 della settima frazione che arriverà sul Gran Sasso passando da Roccaraso. Sarà un momento emozionante per tutti noi, perché in un attimo ci torneranno in mente le immagini di Marco Pantani e della sua vittoria del 1999 su queste strade».
La Regione Abruzzo con il suo territorio ha voluto scegliere i suoi luoghi simbolo per il Giro d’Italia, così con mare e montagna vedremo anche i famosi trabocchi che dal mare guarderanno il passaggio dei corridori. Sicuramente ci saranno paesaggi suggestivi che verranno visti e apprezzati in oltre 200 nazioni.
Vegni numero uno della corsa rosa ha voluto anche spiegare che la corsa del 2023 sarà un po’ meno dura rispetto a quella di quest’anno e spera di vedere una gara più aperta, dove a contendersi la vittoria non ci saranno solo due corridori, come vediamo in tutti in grandi giri degli ultimi anni.
«Abbiamo volutamente scelto un percorso meno complicato e tecnico rispetto allo scorso anno. Non avremo tappe che andranno oltre i 2500 metri di quota. Il mio sogno sarebbe quello di vedere tanti nomi importanti alla nostra corsa, perché noi abbiamo una delle corse più belle al mondo e a dirlo sono gli stessi corridori. Avrei voluto vedere Pogacar il prossimo anno, ma sicuramente farà il Tour. Non mi sento però di escludere una partecipazione di Roglic ed Evenepoel. Non abbiamo ancora notizie al riguardo ma sicuramente sarà una corsa per loro. Abbiamo già la conferma della partecipazione di alcuni corridori, ma ve lo diremo più avanti».
La corsa rosa potrebbe diventare il teatro di sfide di altissimo livello e Vegni spera di avere almeno 5 o 6 big, per assicurarsi uno spettacolo straordinario. La partenza sarà in Abruzzo, ma il finale sembra essere ancora incerto anche se Vegni ha lasciato intuire che l’arrivo potrebbe essere proprio a Roma.
«Un arrivo al Colosseo potrebbe essere una ipotesi abbastanza concreta. Roma rappresenta l’ideale di una grande citta anche se i problemi non mancano e io che sono nato a Roma lo so molto bene. Un arrivo nella Capitale potrebbe essere un segnale importante per una città che merita molto. Ma per ora stiamo ancora lavorando e nei prossimi giorni vi faremo sapere tutto».