Gli attriti che ci sono stati in Danimarca tra Fabio Jakobsen e Dylan Groenewegen sembrano ormai appianati e oggi a Calais Jakobsen - ai microfoni di Nos tv - si è scusato con Groenewegen. Il motivo delle scuse va ricercato nelle dichiarazioni che Fabio Jakobsen avrebbe rilasciato in Danimarca, dopo che Groenewegen aveva vinto la tappa con arrivo a Sonderborg.
Tra i due corridori non corre buon sangue, è un fatto noto questo e tutto nasce dall’incidente al Tour di Polonia, quando Groenewegen durante la volata della prima tappa aveva spinto il connazionale contro le transenne, facendolo finire rovinosamente a terra. Jakobsen venne ricoverato in gravissime condizioni in ospedale e Groenewegen venne squalificato e sospeso dalle gare per 9 mesi. I due olandesi sono tornati a correre uno contro l’altro già lo scorso anno e in questo Tour appena iniziato, entrambi hanno conquistato una tappa. Jakobsen ha tagliato per primo il traguardo a Nyborg, arrivo della seconda frazione e Groenewegen il giorno dopo, ha fatto suo il traguardo della terza frazione. A Sonderborg quando Dylan vinse, Fabio arrivò quinto e immediatamente gli venne chiesto un commento sulla vittoria dell’avversario. Il corridore della Quick Step – Alphavinyl, infastidito rispose che quella vittoria lo lasciava indifferente. Oggi Jakobsen non ha voluto sprintare per un piazzamento e al termine della corsa ha voluto scusarsi con Groenewegen per quel suo commento fatto in Danimarca. «Ero un po' frustrato e per questo voglio scusarmi– ha detto oggi Jakobsen a Calais -. Avevo detto che la vittoria di Dylan mi aveva lasciato indifferente. Ovviamente capisco che lui e la sua famiglia hanno attraversato un momento molto difficile e io ho molto rispetto per questo».
Tra i due corridori in corsa c’è adesso rispetto e anche il gruppo sembra aver chiuso definitivamente con i fatti del Tour di Polonia. Jakobsen oggi era uno dei favoriti per la vittoria, ma quando ha capito che lo sprint non ci sarebbe stato, ha preferito non usare troppe energie per una tappa dove al massimo avrebbe conquistato il secondo posto.
«Oggi Wout è stato veramente forte e anche io non avevo più le gambe per andare a prendere il secondo posto. Questo percorso era un po’ troppo difficile per me e Wout in salita è stato veramente forte».
Domani ci sarà la tappa con arrivo ad Aremberg e si correrà su alcuni tratti di pavè della Parigi-Roubaix. Non sarà questa una tappa troppo alla portata dei velocisti puri e il prossimo sprint lo vedremo con la frazione numero 13, quando la corsa gialla arriverà a Saint’Etienne.