Un amico, un protagonista, un ragazzo del Giro ha perso la vita mentre rinorreva le sue passioni, la moto e il giornalismo. Luca Nagini aveva 35 anni, era originario di Domodossola ma da tempo viveva a Milano ed è rimastoi coinvolto in un tragico incidente sulle strade di Puglia, mentre seguiva un raduno di Lamborghini.
Lo scontro si è verificato nella tarda mattinata di ieri sulla provinciale che collega Corato ad Altamura Luca Nagini è stato sbalzato dalla moto, coinvolti nello scontro anche un furgone che viaggiava verso Corato, in direzione opposta a quella di Nagini, e una Lamborghini Urus che viaggiava nella stessa direzione del motociclista.
Immediatamente la notizia ha raggiunto la carovana del Giro d'Italia, del quale era apprezzato collaboratore in moto. Così lo ricordano i suoi colleghi motociclisti e gli amici del Giro:
«Luca Nagini, per tutti il Nagio, ci ha lasciati facendo quel che più gli piaceva: guidare la moto. Era oramai una pedina fondamentale, nella collaborazione col coordinatore, dei "Disumani". Da tutti conosciuto e apprezzato per il suo essere sempre calmo e sorridente, gentile e pronto a scambiare due chiacchiere), ragionare sulle situazioni, cercare soluzioni e organizzarle.
Entrato nel gruppo in punta di piedi per unire la sue grandi passioni, la moto e il ciclismo, ha saputo rapidamente entrare nel cuore dell'organizzazione dei motociclisti del Giro d'Italia, dando sempre più il suo contributo, portando soluzioni tecnologiche e organizzative di grande utilità.
Ma il Nagio non era solo quello, era un grandissimo guidatore che negli ultimi anni - col "suo" regolatore Enrico Barbin - ha dato un sempre più importante contributo alla corsa: mai fuoriposto, sempre pronti a proteggere il gruppo.
Era un amico di tutti, conosciuto e apprezzato da tutta la corsa e dalla direzione di gara, con cui più volte aveva intavolato dialoghi costruttivi per migliorare il lavoro e il rendimento di tutti.
Oltre al ciclismo e alla attività di famiglia di abile e meticoloso falegname, non ha mai smesso di buttarsi in mille progetti e avventure motociclistiche, come giornalista e amante delle due ruote.
Ci mancherai Nagio, sarai sempre con noi».
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