Sono immagini cariche di emozione, qulle che hanno come protagonista Amy Pieters e che sono state diffuse in un bel reportage dell'emittente olandese NOS. Un anno fa Amy conquistava il titolo di campionessa olandese su strada, 6 mesi fa è stata vittima di un terribile incidente mentre si allenava sulle strade di Spagna, 3 mesi fa Amy si risvegliava da un coma lunghissimo per iniziare il suo nuovo, lungo cammino.
Alla vigilia dei Campionati Nazionali di Ciclismo, i colleghi di NOS hanno incontrato per la prima volta dal giorno dell'incidente la famiglia Pieters e queste sono le prime immagini di Amy da quel giorno. «È un cammino molto lento, quello che sta affrontando Amy - spiega papà Peter, che in passato è stato allenatore dei pistard belgi -. Si è svegliata a un livello molto basso, aveva pochissime reazioni. Prima ha dovuto imparare a respirare da sola, poi ha dovuto imparare a mangiare e ora lo fa in autonomia. Il prossimo passo sarà quello di imparare nuovamente a parlare».
Amy è ancora parzialmente paralizzata, ma riesce a comunicare sempre meglio con i gesti. Segue il ciclismo in televisione con la famiglia, ma papà Peter spiega: «Speriamo che possa andare presto a Woerden, lì c'è un centro di riabilitazione specializzato per i più giovani nelle condizioni di Amy. In quel centro i miglioramenti possono essere molto più veloci, terapie ed esercizi sono mirati, può lavorare contemporaneamente sull'imparare nuovamente a camminare e a parlare.1·
A dare fiducia alla famiglia Pieters c'è l'esempio di Stig Broeckx, il ciclista della Lotto Soudal che è stato vittima a sua volta di un bruttissimo incidente ed è stato a lungo in coma prima di riprendersi: «Stig ha avuto una lesione cerebrale molto diversa da quella di Amy, ma sta ancora facendo progressi dopo 6 anni. Firmerei subito se mi assicurassero che anche Amy può seguire lo stesso percorso» conclude Peter Pieters.
Se volete guardare il servizio completo di NOS potete farlo a questo link.