DOVEROSI CHIARIMENTI AL CICCONE RINGHIOSO

GATTI&MISFATTI | 22/05/2022 | 18:10
di Cristiano Gatti

Da una domenica all'altra, dal Blockhaus a Cogne, due Cicconi. E una domanda, peraltro non nuova: quale dei due è davvero Ciccone? E' il dopo-Nibali che tutti invocano, ormai persino con riti vudu', o resterà un talento di provincia che crolla sotto le grandi pressioni?


Mentre l'Italia contempla il terzo successo dei suoi ragazzi di ultima (o penultima) generazione, non possiamo dimenticare che - tra questi - Ciccone è il più atteso. Io sono per i giudizi relativi, come a scuola: se una certa cosa che fa il primo della classe vale 7, se la stessa cosa la fa il disperato dell'ultimo banco può valere 10. Questo per dire che non tutte le vittorie, non tutte le fughe, non tutte le imprese valgono allo stesso modo. Dipende da chi e come.


Venendo a Ciccone: un conto è staccare tutti domenica scorsa sul Blockhaus, quando ancora sei in classifica, un altro conto è suonarli salendo a Cogne, con una classifica compromessa e spacciata.

Allora: complimentissimi a Ciccone, tante speranze di ritorno per l'Italia intera, però rieccoci al punto iniziale: ma Ciccone, a 27 anni, cioè nell'età in cui bisogna essere più realtà che speranze, chi è davvero? Quello del Blockhaus o quello di Cogne?

In attesa di dare chiarimenti definitivi con una corsa da leader, perchè in fondo tutti sognano che sia tale, a cominciare da chi gli versa più di un milione all'anno, nell'attesa di sciogliere l'enigma lui sfrutta l'occasione per togliersi una pietraia dalle scarpe. Sostanzialmente, rinfaccia a tanta gente le critiche dell'ultimo periodo. Parla proprio di cattiverie, letteralmente. In altre parole: senza fare nomi e cognomi, tanti di noi dovrebbero adesso sentirsi in colpa e magari chiedere scusa.

A ciascuno il suo, ciascuno risponde per sé. Io non mi sogno nemmeno di sentirmi in colpa e tanto meno di chiedere scusa, io come tutti i tifosi vedo quel che succede ed esprimo la mia serena opinione. Su Ciccone, torno a dire: bella la vittoria di Cogne, ma non è una vittoria che ricompone la sua carriera. Meglio: non la chiarisce. Una fuga da lontano da fuoriclassifica non basta ad emendare il pregresso, un pregresso che ci proponeva un Ciccone candidato a raccogliere l'eredità di capo del ciclismo italiano nei grandi giri, e puntualmente disatteso.

Tanto per essere ancora più chiari, fino alla noia: al Giro si corrono sempre due gare. La prima è quella per la maglia rosa, la seconda è quella per le soddisfazioni e le rivincite personali, totalmente ininfluenti sul primo Giro.

Partito per competere nel Giro uno, Ciccone si ritrova attualmente leader del Giro due. Ottima cosa, ma resta ancora tanta differenza tra i due Giri. Ci faccia sapere in quale vuole correre stabilmente, tutto qui. Come dice il saggio Adriano Baffi, il suo diesse, “la vita non è un videogame”, cioè un gioco che si manda avanti schiacciando bottoni. Non è che a Cogne il Ciccone di ritorno può pretendere di finire subito tra i grandi con tante scuse del popolo. Non funziona così. Che si goda la prima riscossa, che butti a mare tutti i guai fisici e le paturnie mentali degli ultimi mesi, quindi si dedichi alla costruzione del suo mito. Quanto ai rancori per le critiche, se ne faccia una ragione: fanno parte della vita vera, come direbbe Baffi. E tra l'altro, possono servire persino più dei complimenti sperticati nelle giornate migliori.

 

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COMMENTI
Grande Gatti
22 maggio 2022 18:46 GianEnri
Concordo pienamente le Sue parole!

fa male Ciccone a prendersela
22 maggio 2022 18:52 fransoli
se ti presenti agli appuntamenti per fare classifica e non ci riesci mai le critiche sono più che giustificate... secondo me dovrebbe rivedere le proprie ambizioni, fare il cacciatore di tappe non è disonorevole.. e il Ciccone visto oggi potrebbe avere chance anche in una monumento come il Lombardia... fossi in lui più che prendermela con i critici rivedrei qualcosa negli obiettivi da perseguire. Io son dell'opinione che se preparasse le classiche porterebbe a casa più risultati.

Ciccone
22 maggio 2022 19:02 SERMONETAN
Sei stato bravo...ma tieni presente che i più forti in salita hanno fatto vorsa a se.ti hanno lasciato andare perché sei fuori classifica.Punta alle tappe e lascia stare le classifiche dei grandi giri.

Ciccone
22 maggio 2022 19:36 fulvio54
D'accordissimo con chi mi ha preceduto se sei ormai lontano in classifica ti lasciano spazio quindi ha vitto una bella tappa ma non basta a definirti campione.

Grande Giuliooooo
22 maggio 2022 19:38 apprendista passista
Sono un grande estimatore di Ciccone (anche perché corregionale...) ed oggi è stato bravissimo. Condivido comunque la corrente di pensiero che sarebbe più adatto come cacciatore di tappe e classiche per scalatori che capitano dei grandi giri anche perché la cronometro non è il suo forte. Detto questo, è comunque un grande corridore che centrerà altre vittorie di prestigio.

Ciccone
22 maggio 2022 19:43 Thedoctorbike
Buon corridore, ma da anni non trova la sua dimensione

Buon corridore
22 maggio 2022 20:28 Arrivo1991
Buon corridore, ma troppo incostante. Un conto e' vincere da controllato, un conto da fuori dalle posizioni che contano

Ciccone
22 maggio 2022 22:11 max73
Dire che Ciccone è il nuovo Nibali è assurdo. Vincenzo già da giovane era corridore completo che si difendeva bene a cronometro e in salita e dimostrava già grandi capacità di recupero e tenuta fisica nelle 3 settimane. Ciccone ha caratteristiche completamente diverse. Quindi chi sbaglia è chi, da anni, lo vede come il nuovo Nibali. Un nuovo Vincenzo non si intravede quindi è inutile cercarlo.... Ciccone è un ottimo corridore, può vincere tappe di montagna nei GT, un Lombardia, forse è fare classifica se non parte con troppe pressione. Ma oggi gli vogliamo dire bravo bravo bravo e smetterla con le critiche assurde

Ciccone un lottatore
22 maggio 2022 23:02 marco1970
Giulio Ciccone non è il nuovo Nibali.E' sicuramente un grande scalatore e come tale può aspirare a vincere tappe e gran premi della montagna.Poichè ha 27 anni ed è ancora giovane e per una vicenda o per l'altra (malanni,cadute ecc.) non ha mai potuto verificare seriamente i propri limiti,non è da escludere che in un Giro possa aspirare ad un posto di rilievo in classifica generale.Penso che il prossimo anno abbia diritto a provarci e in caso avverso ripiegare sulle vittorie di tappa che comunque hanno il proprio valore. Tra un piazzamento fuori dal podio e qualche vittoria di tappa non è meglio optare per la seconda ipotesi? Chapeau a Ciccone per l'impresa di oggi.

Analogie
22 maggio 2022 23:29 pickett
Ricordo,vent'anni fa,una partita di rugby tra Italia e Sud Africa.Sullo 0-40,o qualcosa del genere,l'italiano Vaccari segnò una meta ed esultò come se avesse fatto 13 al totocalcio;uno springbok gli diede uno scappellotto e lo invitò a leggere il punteggio sul tabellone luminoso.Oggi qualcuno,dopo le buffonate di Ciccone a fine tappa, avrebbe dovuto dargli uno scappellotto e invitarlo a leggere la classifica.P.s. Carthy é stato un pollo a collaborare con lui a inizio salita,perchè non é rimasto a ruota?

Umiltà...
23 maggio 2022 13:00 Ale1960
Serve umiltà caro Ciccone. Queste vittorie vanno fatte quando contano,quando si è in classifica. Sei un sopravvalutato da anni, accetta le critiche con serenità e goditi questa pur sempre bella vittoria.

Ciccone non è uno sbruffone
23 maggio 2022 14:21 marco1970
E' comprensibile lo sfogo di Ciccone che si è tolto qualche sassolino nei confronti di chi lo considerava ormai finito.Bisogna considerare che cadute e malanni hanno recitato un ruolo importante nella carriera di Ciccone.L'anno scorso era sesto in classifica quando una caduta lo costrinse al ritiro.Nella tappa di Campo Felice,arrivo in salit,fece secondo dietro Bernal.Sul Mortirolo meglio di lui degli uomini di classifica fecero soltanto Bernal e Yates.Penso che ancora gli si debbano dare delle chances per disputare un Giro mirando alla classifica generale.Ieri non solo ha frantumato il gruppo di ventotto fuggitivi ma ha sempre aumentato il vantaggio rispetto al gruppetto dei migliori sempre più assottigliato.Ha vinto comunque non una tappetta qualsiasi ma un tappone alpino.Quindi sosteniamo questo bravo corridore augurandogli che d'ora in avanti abbia anche un pò di fortuna.

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