IL GIRO NON SI TOCCA, MA SI SPOSTA... DI UNA SETTIMANA

GIRO D'ITALIA | 16/05/2022 | 11:47
di Pier Augusto Stagi

Il Giro non si accorcia e nemmeno si allunga: resta di tre settimane, su questo non si discute e non si transige, anche se qualche anno fa c’era chi ipotizzava un Giro mignon, di due settimane. Però la partenza può spostarsi un po’ più in là, di una settimana almeno.


È una richiesta, un’idea, ben più di un’ipotesi: Paolo Bellino il grande capo della corsa rosa, il direttore generale e amministratore delegato di Rcs Sport, si sta adoperando in sede politica (Uci, ndr) per far slittare di almeno sette giorni il via della corsa “più Bella del Mondo nel Paese più bello del Mondo”. L'idea è quella di far svolgere l'ultima settimana di corsa ai primi di giugno, per ridurre al minimo la possibilità di inconvenienti meteo nelle tappe montane e arrivare così nel momento cruciale e definitivo della sfida rosa in un clima più estivo che primaverile. All’Uci (con il presidente Lappartient che ha comunque già aperto la porta a questa possibilità) l’ardua sentenza.


 

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COMMENTI
Attenzione alla neve di giugno
16 maggio 2022 12:38 Howling Wolf
E' un'ambizione legata proprio esclusivamente alle speranze meteo. Tanto per chi deve fare Giro e Tour (e sono pochi) l'eventuale spostamento non cambierà di molto le cose. Attenzione, però a non crearsi troppe illusioni. La tormenta del Bondone (1956) s'è verificata l'8 giugno, la nevicata del Passo Rolle (1962) il 2 giugno, la tempesta del Gavia (1988) il 5 giugno. Non vorrei che Vegni se le andasse a cercare. Io ritengo che le energie per migliorare il Giro vadano impegnate su altri terreni. Non sono contrario allo spostamento di una settimana, ma lo ritengo poco importante e significativo.

Le date
16 maggio 2022 13:32 TourBike
Non mi piace spostare troppo avanti il giro forse si preclude la partecipazione a qualcuno che potrebbe essere tentato dal doppio impegno al Tour de France e per questo penso a Taddeo.

pro e contro
16 maggio 2022 13:50 alerossi
premesso che la doppietta giro-tour non può essere preclusa, bisogna ragionare se questo sia un bene o un male. il pro è che il picco di forma dovrebbe durare 1 settimana in meno, il contro è che sia avrà una settimana in meno di recupero. quale sarà la soluzione migliore? sulla questione meteo una settimana in più o in meno non cambia: a certe quote è fortuna il trovare bel o cattivo tempo

Azzardo....
16 maggio 2022 13:56 Fuga da lontano
Comprendo lo spostamento del giro in avanti per ridurre, ma non escludere, problemi meteorologici, mi chideo se potrebbe avere senso una rivoluzione del calendario inserendo il mondiale su strada tra Giro e Tour (sfida interessante tra coloro che escono dal giro e quelli che stanno preparando il tour) e spostando alcune classiche primaverili dopo la Vuelta come Roubaix o LBL per unirle al Lombardia e creare un finale di stagione molto interessante.

Date
16 maggio 2022 15:17 Alex85
E' stato nella seconda metà degli anni 2000 che il Giro è stato anticipato di una decina di giorni fino a svolgersi tutto (o quasi) nel mese di maggio: mi ricordo che negli anni di Indurain e fino al 2001 finiva verso il 10 giugno e il Tour iniziava sempre tra la fine di giugno e la prima settimana di luglio... Vero il discorso del fatto che ci sarebbe meno spazio per recuperare tra una corsa e l'altra ma, nella pratica, chi sono gli uomini di classifica che fanno l'una e l'altra? Ormai nessuno...

Date 2
16 maggio 2022 15:34 canepari
Senza voler interferire minimamente con Bellino e con l’amico Mauro Vegni relativamente ai percorsi del Giro, bisogna accettare che a fine maggio/primi di giugno sopra i 2000 metri possa anche, talvolta, nevicare. Una soluzione potrebbe essere quella di provare ad andare a cercare le tappe decisive con ottimi dislivelli in una regione dove a maggio non nevica mai e partendo dal livello del mare sali per oltre 1000/1500 metri con salite vere, in sequenza, ravvicinate e strade belle. Praticamente tappe dolomitiche “vista mare”. Nessuno ci ha mai pensato ma la Liguria, pur non vantando le “grandi storiche montagne” potrebbe avere i percorsi idonei per decidere la Corsa Rosa senza pericolo di dover montare le catene…. E soprattutto senza cambiare la data del Giro…..

Solo contro,nessun pro
16 maggio 2022 16:16 pickett
Le condizioni meteo non possono certo cambiare molto,spostando di una sola settimana.E accorciando l'intervallo tra Giro e Tour il campo dei partecipanti sarebbe inferiore.Bardet e Martin,ad esempio difficilmente avrebbero partecipato a questo Giro,forse anche Carapaz.Diciamo che Vegni & C. vanno proprio a cercare le rogne col lanternino,incredibile.

A che serve...?
16 maggio 2022 23:35 Ale1960
Fine maggio o primi di giugno,il tempo sulle Alpi,è solo questione di fortuna,cambierebbe poco. Per i pochi invece,che vorrebbero correre giro e tour,il disagio sarebbe notevole. Sinceramente non capisco dove le vadano a scovare...

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