VINCE COMUNQUE VAN DER POEL

GATTI&MISFATTI | 14/05/2022 | 18:17
di Cristiano Gatti

Alla partenza è l'ultimo del gruppo schierato in piazza Plebiscito. Se fosse la griglia della Formula uno, sarebbe quello penalizzato e schiaffato in coda per punizione. E' addirittura isolato, staccato di qualche metro, non risponde alla Napoli che lo acclama, guarda poco anche lo splendore della piazza, sferzata dalla brezza e abbagliata dal sole. Glielo si legge in faccia: oggi li fa neri. Freddo e concentrato, assente come ci si assenta quando si ha in testa un altro film, quando prevale su tutto quanto una furibonda ossessione, Van Der Poel pensa soltanto a partire per ultimo, isolato dagli altri, pensa a partire per ultimo e soprattutto ad arrivare per primo.


Tappa corta e nervosissima, anzi isterica, una classica sincopata come piacciono a lui. E' un abito tagliato addosso su misura. E difatti, quando la corsa parte, tutti quanti andiamo a seguire lo show con una certezza granitica: non ce n'è, oggi bis di Van Der Poel.


Invece, invece. L'olandese fa tutto per bene, fino a un certo punto. Quando parte per sconvolgere la corsa, a meno 46 dal traguardo, sembra quasi di leggere un libro già letto, con finale mandato a memoria. Invece, invece. Forte e troppo sicuro della sua forza, improvvisamente l'imbattibile Van Der Poel si dimette dalla gara e lascia il posto al suo collega impiastro. Da quel momento, il nuovo arrivato non ne azzecca più nemmeno una. Sullo sfondo, sale assordante il coretto dei saputoni che non riescono a trattenere la libidine: ecco, vedi, sarà pure forte, ma non sa correre, si butta via, ha tanti muscoli e poco cervello.

Finisce che pasticciando e bisticciando con il giovane Girmay, ormai la sua ombra, il suo alter-ego, il suo fidanzato semiufficiale (di sicuro gli sta più tempo attaccato della compagna ufficiale), finisce che la tappa gli si sfila dalle mani, lasciandoci un niente. Un niente carico di rabbia e di bile. Tant'è vero che si gira sui tacchi e saluta tutti senza salutare nessuno. Qualcuno sui palchi delle interviste istituzionali la prende pure male, così oltre a dire che non sa correre si può pure dire che non è sportivo e non sa perdere: ma a me personalmente continua a piacere di più un tipo verticale, che quando gli girano preferisce levarsi di torno per evitare di fare altri danni, rispetto a quelli che recitano sempre la parte del carino caruccio sprigionando ipocrisia.

La folla del lungomare comunque non fa una piega: competenti e curiosoni di giornata, tutti quanti lo applaudono come si applaudono i campioni, il che dimostra che comunque il suo segno al Giro lo sta lasciando alla grande. Diciamola tutta: è l'unico, dei bei nomi, a lasciarlo, finora. Stravincendo e anche straperdendo in questa maniera assurda. Comunque dandoci dentro con l'impegno e la passione di un vero purosangue.

Lui e noi, che avremmo scommesso la casa sul suo bis napoletano, prendiamo la bancata e lasciamo tutti la parola ai maestrini della corsa perfetta, ai maestrini che non sbagliano mai, ai maestrini che hanno sempre la tattica esemplare. Dopo.

Dal mio punto di vista, dopo otto tappe, il giudizio non cambia: questo Giro deve fare un monumento a Van Der Poel. Che vinca o che perda, è l'unico asso uscito dalla manica. Gli altri lo sappiamo: aspettano tutti il Blockhaus.

Nota di servizio: il Blockhaus è qui, scuse non ce ne sono più. Nessuno pretende che qui si vinca il Giro, nessuno è così tonto e sprovveduto da pensare una bestiata simile: però uno scatto, un attacco, un qualcosa, stavolta provatelo. Fossero alla fine anche solo 20'': ma datevi qualche sberla, voi Carapaz, voi Yates, voi Almeida, voi Landa, voi Kelderman, voi Bardet, voi Ciccone. Provateci, per l'amor del cielo. Se scendiamo anche dal Blockhaus sentendoci dire che non c'era il terreno giusto e che bisogna aspettare la terza settimana, allora diamoci tutti quanti all'ippica. Se per Napoli buttiamo via Van Der Poel, che sui suoi terreni non perde mai un'occasione, qualcuno dica cosa dovremmo farne degli altri.

 

Copyright © TBW
COMMENTI
domanda
14 maggio 2022 19:25 alerossi
è la stampa a non saper leggere i percorsi o è la stampa a trasformare un percorso collinare in impegnativo solo per attrarre pubblico? propendo per la seconda opzione. in questo giro le tappe dove chi si gioca la rosa può attaccare sono: blockhaus, aprica, lavarone e fedaia. sull'etna, ieri e oggi era impossibile fare la differenza, così come lo sarà a genova, torino (anche nei percorsi primi annunciati e poi cambiati) e cogne.

VDP
14 maggio 2022 20:44 fido113
Grandissimo ha preso il posto di Sagan, tutti tifiano per lui campione senza nazionalità imprevedibile e fantastico.

VDP
15 maggio 2022 09:51 Tiz126
Il giro per ora è bello solo dall elicottero.Per fortuna che VDP lo rende meno noioso.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Zwift, la celebre piattaforma di fitness online per ciclisti lancia oggi 7 novembre la Zwift Camp: Baseline, un programma di formazione totalmente incentrato sulla determinazione del proprio stato di forma che porterà l’utente ad una nuova consapevolezza delle sue forze...


Il 19 dicembre alle 19:00 Unipublic presenterà il percorso de La Vuelta 25 al Palacio Municipal IFEMA di Madrid. In una serata di gala che sarà possibile seguire in diretta streaming, l'organizzazione svelerà le città che ospiteranno le 21 tappe...


Tre nuovi atleti del Team Novo Nordisk vengono promossi dalla formazione Devo al Pro Team. I francesi Anton Muller e Celestin Wattelle si uniscono all'italiano Jacopo Colladon nel passaggio e continuano la lunga tradizione TNN di sviluppo e promozione...


Continua la liaison tra Yamamay e il mondo dello sport: dopo le collaborazioni vincenti che hanno visto il brand di intimo e moda mare affiancarsi ad alcuni dei più famosi atleti e squadre del panorama sportivo italiano ed internazionale, Yamamay...


Dal 2025 lo Sporting Club Gragnano sarà una squadra UCI Europa Tour Continental. Dopo l'annata 2023 archiviata come team numero uno in Italia, e quella da poco conclusa in cui l'obiettivo primario è stata la crescita di un promettente vivaio...


Questa sera a Radiocorsa, alle 18.50 su Raisport, si cercherà di capire cosa c’è dietro il rinvio a data da destinarsi della presentazione del percorso del Giro d’Italia 2025, molto probabilmente la tanto attesa Grande Partenza dall’Albania. Una nota...


Laurens Ten Dam è il nuovo commissario tecnico della nazionale olandese donne elite. L'ex professionista succede alla 43enne Loes Gunnewijk. Ten Dam è tutt'altro che sconosciuto nel mondo del ciclismo. Dopo una lunga carriera fra i professionisti con squadre come...


Ne ha parlato Maurizio Canzi, nella puntata numero 243 di BlaBlaBike. Il ciclismo italiano, la Federciclismo, le società giovanili attendono il via libera da parte del Ministero della Salute per la revisione dell’età minima di accesso all’attività sportiva agonistica. La...


Dopo aver conquistato il titolo mondiale di Mountain Bike Cross Country a settembre, oltre ad essere stato incoronato vincitore assoluto della Coppa del Mondo di Cross Country 2024, Alan Hatherly è al top e il Team Jayco AlUla è entusiasta...


È ufficiale la candidatura di Daniela Isetti a presidente della Federazione Ciclistica Italiana, per le elezioni del 19 gennaio 2025, data della prossima Assemblea elettiva che si svolgerà a Roma. “Vorrei riportare al centro della politica federale una visione di ciclismo che riparta dalla...


TBRADIO

-

00:00
00:00
SONDAGGIO
OSCAR TUTTOBICI 2024. SCEGLIETE IL MIGLIOR TECNICO ITALIANO DELL'ANNO
Otto candidati, i voti dei lettori saranno conteggiati insieme a quelli di una giuria di addetti ai lavori e giornalisti specializzati





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024