Per lunghi secondi dopo aver tagliato il traguardo, il vincitore Arnaud Démare ha atteso la conferma di quel che sentva nel suo cuore, ovvero di aver battuto in rimonta Caleb Ewan. Poi, quando, la giuria e radiocorsa hanno confermato il successo, giusto spazio alla gioia: «E' stato uno sprint molto combattuto, dentro di me pensavo di aver vinto ma ho dovuto attendere il photofinish. Le vittorie a volte sono decise da pochi centimetri, oggi erano a mio favore. La squadra ha fatto un lavoro clamoroso, mi hanno pilotato bene ad ogni rotonda, per questo dico che è stata una vittoria di squadra. Avevo solo 100 metri per superare Cavendish e rimontare Ewan, il colpo di reni è stato decisivo. Alcuni forse mi sottovalutano ma quella di oggi è l'86a vittoria in carriera, la settima al Giro d'Italia e adesso mi dite che sono il francese che ha vinto più tappe nella storia del Giro: è meraviglioso».
La tappa di oggi lunga 192 km, ha portato la corsa rosa da Palmi a Scalea, senza scossoni o colpi di scena, ad eccezione della lunga fuga solitaria di Diego Rosa, che si è conclusa a pochi km dal finale.
«Abbiamo fatto un ottimo lavoro ma quando siamo stati recuperati da Michael Morkov e Mark Cavendish nei 500 metri, mi sono ritrovato indietro e ho deciso di aspettare e così ho dovuto recuperare lo sprint partendo a 100 metri. Sapevo di essere veloce ma pensavo di essere troppo indietro per vincere. Alla fine, è finita con un testa a testa bellissimo».
Demare è diventato il francese dei record al Giro e adesso è il transalpino con più vittorie alla corsa rosa. Il velocista della Groupama FDJ ha vinto indossando la maglia ciclamino che aveva conquistato al termine della quinta tappa ed è sempre più leader della classifica a punti, ma ammette che arrivare a Verona con questa maglia non sarà facile.
«Una classifica a punti si vince con il tempo e siamo solo alla prima settimana. Devi essere molto umile se vuoi raggiungere questo obiettivo e dobbiamo stare attenti perché possiamo essere sempre ad un passo dal fallimento. Ho corso già diverse corse a tappe e so che lungo il percorso possono esserci diverse difficoltà». La corsa oggi è stata lenta, il gruppo è andato con calma verso Scalea, perché il caldo sulla strada era forte. Solo negli ultimi chilometri la corsa si è animata, quando le squadre dei velocisti hanno aumentato il ritmo per preparare la volata.
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