
Un gesto di assoluta normalità per il ciclismo, un'occasione inedita e da celebrare per un piccolo paesino della campagna ungherese. Venerdì scorso, nel corso della prima tappa del Giro d'Italia, Mark Cavendish si è ferfmato a cambiare la bicicletta, a causa di un problema meccanico, dopo 90 km di corsa, quando ne mancavano poco più di 100 al traguardo.
Un gesto normale, normalissimo, compiuto per puro caso all'altezza di una fermata di autobus nel paese di Zámoly. Ma quel gesto normale nel ciclismo è diventato speciale per il comune ungherse che ha deciso di ricordare quel momento intitolando la fermata del pullman di linea a Mark Cavendish e disponendo la realizzazione di una piccola targa ricordo dell'evento.
Il primo sbarco di un grande giro in terra ungherese è stato accolto da un grande abbraccio di folla e ha lasciato dietro di sé un grande strascico di entusiasmo che, come riporta il sito Feol.hu, merita di essere ricordato.
Fa sensazione, per noi italiani, che siamo abituati a leggere sulle targhe nei nostri paesi "qui ha dormito Garibaldi" oppure "qui è passato Napoleone", ma in Ungheria l'arrivo del Giro è un fatto storico. Che val bene l'intitolazione di una fermata di autobus.
foto: fermo immagine tratto da Eurosport