Oggi il Giro attraverserà le strade di Budapest con la cronometro individuale e la classifica generale potrebbe nuovamente cambiare, con il passaggio della maglia rosa a uno specialista delle prove contro il tempo. La squadra più forte in questo campo sarà la Jumbo-Visma che si presenterà con Tom Dumoulin, vincitore dell’argento olimpico, con il norvegese Tobias Foss e anche Edoardo Affini, uno dei migliori cronometristi italiani che vuole migliorare i risultati ottenuti al Giro dello scorso anno.
«Quest’anno il mio avvicinamento al Giro è stato diverso – ha detto Affini -. Lo scorso anno ho finito con il Fiandre perché la Roubaix era stata spostata a ottobre. Quest’anno invece è stato diverso con il calendario normale e la preparazione è andata bene». Affini non ama guardare con troppo anticipo quello che accadrà in una corsa a tappe, ma ha voluto subito vedere come saranno le due prove a cronometro della corsa rosa.
«Non ho guardato in modo preciso il percorsodel Giro, saranno tre settimane impegnative con tappe molto dure per gli uomini che ambiscono alla classifica generale. Le due cronometro sono atipiche non sono da velocità altissime in particolare l’ultima a Verona. La gara che faremo oggi sarà sicuramente molto tecnica e particolarmente breve e il mio intento è quello di poter far bene».
Il Giro è sempre pieno di tranelli e anche le tappe che sembrano sulla carta semplice in realtà saranno insidiose e questo Affini lo ha imparato bene e per questo bisognerà prestare la massima attenzione ogni giorno. L’italiano in squadra dovrà aiutare i capitani, perché il team olandese questo Giro vuole vincerlo.
«Avrò un ruolo di supporto per gli uomini di classifica e poi vedremo con i primi distacchi cosa succederà. Dobbiamo aspettare che la situazione si assesti dopo le prime tappe e poi capiremo come procedere. Se ci fosse qualche occasione da prendere al volo ci butteremo».
Ieri Van der Poel era il grande favorito ed ha conquistato la tappa e la maglia rosa. Oggi lo scenario sarà diverso e la vittoria andrà ad uno specialista delle prove a cronometro. «La prima tappa non era da scalatori e come da pronostico ha vinto un uomo da Classiche. Non credo che ci saranno distacchi esagerati per la cronometro di oggi, ma naturalmente i favoriti saranno gli specialisti».
Lo scorso anno le prove a cronometro del Giro sono state dominate da Filippo Ganna, il campione del mondo, che quest’anno è assente. «E’ vero non avremo Ganna, ma non è l’unico cronometrista italiano, anche se rimane il più forte. Ci sarà Sobrero che potrebbe far bene oggi considerando le sue caratteristiche. Noi però abbiamo Dumoulin e Foss che possono fare benissimo e poi ci sono anche io che come sempre darò il massimo».
Al via ci saranno corridori importanti sono e non sarà una cronometro inferiore a quella del Tour. «In questo Giro d’Italia ci sono uomini molto competitivi e non è bello leggere che le squadre mandano sempre i corridori migliori al Tour, questo non è giusto nei nostri riguardi. Non siamo stracci, ma corridori che hanno lavorato tanto per arrivare qui e siamo bravi».
Affini vuole migliorare quest’anno e dopo i piazzamenti del 2021 adesso è in cerca della vittoria. «Vorrei finire con una vittoria di tappa, ma l’obiettivo della squadra sarà quello di correre per la classifica generale, abbiamo una squadra importante e possiamo fare bene sia con Tom che con altri corridori. Al momento abbiamo tre uomini forti che possono lottare, Foss che potrà competere anche per la maglia bianca, e Oomen.
Sull’Etna probabilmente già si capiranno tante cose e vedremo chi avrà la gamba più forte».
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