Ciclismo olandese in lutto per la scomparsa di Harm Ottenbros, campione del mondo del 1969. Aveva 78 anni e - come informa la tv olandese NOS - è morto nel sonno nella sua casa. Nato nel 1943 ad Alkmaar, Ottenbros ha corso tra i professionisti per dieci anni, dal 1967 al 1976.
Ha iniziato la sua carriera con la maglia della Willem II-Gazelle vincendo due tappe al Giro di Svizzera prima di diventare sorprendentemente campione del mondo nel 1969. A Zolder, in Belgio, riuscì a battere in una volata a due il corridore di casa Julien Stevens. «Queel giorno eravamo in 190 al via - ha sempre ricordato - e alla fine il più forte sono stato io, senza se e senza ma».
Nella stagione successiva, con la maglia iridata, riuscì a vincere una sola volta conquistando una tappa del Giro del Lussemburgo. Da allora ha inanellato più che altro infortuni che ne hanno condizionato alla carriera e gli hanno impedito diconquistare altri successi, fino alla decisione di ritirarsi, nel 1976.
A proposito di ritiro, l'Aquila di Hoogerheide - così lo avevano soprannominato anche se era tutt'altro che uno scalatore - chiuse la carriera in maniera decisamente inconsueta: davanti alle telecamere del programma televisivo VPRO Het Gat van Nederland ha lanciato la sua bici da corsa dal ponte della Zelanda nell'Oosterschelde. «Tanti l aappendono al chiodo o ai rami di una pianta, io la butto giù dal ponte della Zelanda».Nel dopo carriera, Ottembros era divenutato uno scultore.