LE NUOVE DIECI FACCE DA LIEGI

PROFESSIONISTI | 24/04/2022 | 08:12
di Angelo Costa

A far calare il sipario sulle grandi classiche di primavera è la Liegi-Bastogne-Liegi, nota come la Decana in quanto nata prima delle altre. E’ anche la più dura, titolo che condivide col Lombardia: con le sue cotes assomma un dislivello da tappone alpino che sfiora i 4500 metri complessivi. E’ un viaggio logorante, che consuma le energie col passare dei chilometri, 257 alla fine, spesso conditi da vento e freddo. Percorso simile a un elettrocardiogramma, che non conosce pianura, con dieci cotes in tutto, otto delle quali concentrate da metà viaggio in poi: le ultime due, la mitica Redoute e la Roche-aux-Faucons, sono deputate a spaccare la corsa e a deciderla. Non ci sono gli ultimi due vincitori, entrambi sloveni, Roglic per infortunio e Pogacar per il lutto che ha colpito la fidanzata, c’è ancora l’eterno Valverde, all’assalto finale per eguagliare le cinque vittorie di Merckx in una corsa che i padroni di casa non vincono da oltre un decennio: ultimo a riuscirci Gilbert, che abita proprio ai piedi della Redoute. Ecco le dieci facce che si candidano a un posto nell’albo d’oro.


Alejandro Valverde. Vince perché è la classica che sa correre meglio di tutti, perché ne ha vinte quattro e ne ha chiuse sul podio altrettante, perché a 42 anni eguagliare il record di Merckx lo consegnerebbe alla leggenda. Non vince perché chi vuole batterlo non aspetterà il finale per rendergli la vita dura.


Julian Alaphilippe. Vince perché dopo i guai fisici si è ripresentato al top, perché ha un conto aperto con una classica che ha già accarezzato in due occasioni, perché prima o poi riuscirà a centrare un grande traguardo in maglia iridata. Non vince perché il lungo stop un po’ di brillantezza gliel’ha tolta.

Dylan Teuns. Vince perché è in un momento di forma straordinaria, perché aver vinto la Freccia gli ha dato ancora più fiducia, perché è la prima volta che ha forma e spazio per giocarsi una grande classica. Non vince perché in squadra c’è anche Mohoric che rivendica libertà d’azione.

Wout Van Aert. Vince perché è capace di farlo su tutti i terreni, perché alla Roubaix ha dimostrato che il Covid non lo ha certo frenato, perché piazzarsi sempre è il segnale che prima o poi una vittoria importante arriva. Non vince perché in una corsa così tosta fare centro al debutto è un’impresa.

Michel Woods. Vince perché è uomo da corse dure, perché in questa classica è arrivato al traguardo sei volte piazzandosi sempre nei primi nove, perché a 35 anni non gli resta molto tempo per un successo importante. Non vince perché, se non stacca tutti, qualcuno più veloce di lui lo trova.

Romain Bardet. Vince perché è tornato sui livelli di un paio di anni fa, perché sulle cotes ha sempre fatto corsa di testa, perché una carriera da eterno piazzato val bene una vittoria che conta. Non vince perché ha qualità per correre davanti, ma non per staccare tutti gli avversari.

Vincenzo Nibali. Vince perché è la corsa che sogna più di tutte, perché con questa classica ha un conto aperto da dieci anni quando gliela soffiò Iglinskiy, perché le nostre speranze sono lui (37 anni) e Pozzovivo (39). Non vince perché con tutto quel che ha passato a inizio stagione qualcosa gli manca.

Dani Martinez. Vince perché sta andando molto forte, perché ha le qualità per far bene su queste strade, perché alla Freccia ha confermato di esser pronto per un grande risultato. Non vince perché andar forte da gregario non è la stessa cosa che doverlo fare da leader.

Benoit Cosnefroy. Vince perché è fatto apposta per questo genere di classiche, perché a 26 anni è maturo per un risultato importante, perché perdere un Amstel al fotofinish ti dà la certezza di essere da corsa. Non vince perché per battere tutti quelli che ci sono deve essere perfetto.

Aleksandr Vlasov. Vince perché sta attraversando un ottimo periodo, perché ha già dimostrato al Lombardia di non soffrire le classiche più dure, perchè se la squadra punta su di lui un motivo ci sarà. Non vince perché una corsa di questo calibro difficilmente premia chi l’affronta per la prima volta.

Copyright © TBW
COMMENTI
Undicesima faccia
24 aprile 2022 20:06 lupin3
Evenepoel

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La recedente modifica del codice della strada ha segnato un passaggio epico per chi pedala in Italia: il metro e mezzo per il sorpasso sicuro è finalmente legge. Si tratta di un traguardo importante perchè per la prima volta la misura...


Il fiorentino Saverio Metti, attuale presidente del Comitato Regionale Toscana di ciclismo, ha sciolto i dubbi e si presenterà quale candidato alla vice presidenza della Federazione Ciclistica Italiana, la cui assemblea elettiva delle società è fissata per domenica 19 gennaio...


Jonas Vingegaard al Giro? La porta resta aperta ma il campione danese ha ben chiaro che la poriorità per lui e per la Visma | Lease a Bike resta il Tour de France. In una iuntervista concessa all'emittente danese Tv2,...


Sergio Meris ha vinto un'appassionante corsa all'ultimo punto e meritato la vittoria nell'Oscar tuttoBICI Gran Premio Jayco AlUla riservato agli Élite. Il 23enne bergamasco della MBH Bank Colpack Ballan CSB ha preceduto Nicolò Garibbo della Technipes InEmiliaRomagna, vincitore lo scorso...


Il 31 dicembre 2024 è il termine ultimo per tutte le associazioni sportive che dovranno, entro tale data, nominare un Responsabile Safeguarding con il compito di vigilare e prevenire abusi, violenze e discriminazioni.La disciplina, voluta dal CONI, è finalizzata a...


La Unibet Tietema Rocket, squadra Professional francese con radici olandesi, ha ingaggiato Giovanni Carboni. Il 29enne italiano di San Costanzo (Pesaro-Urbino), rilanciato quest'anno dalla formazione giapponese JCL Team UKYO di Alberto Volpi, è stato presentato dal nuovo team come una...


I guai finanziari sembrano davvero non finire mai per Bradley Wiggins. L’ex re del Tour è alle prese con debiti che continuano a crescere. La sua società - la Wiggins Rights Limited, che gestisce i marchi "Bradley Wiggins", "Wiggins" e...


Uno dei riferimenti del Team Polti Kometa in gara, un uomo-simbolo che corre da più di dieci anni nelle varie formazioni e categorie della Fundación Contador, continuerà per almeno un altro anno ancora a indossare l’abbigliamento griffato Gsport della sua...


Si è spento serenamente nel pomeriggio di ieri, giovedì 21 novembre, nella sua abitazione di Genova Nervi. Giulio Ricciardi, 91 anni. A Genova c'è un antico modo di dire: "E' più conosciuto dell'er ba betonica" per indicare una persona molto...


Joshua Tarling, il ventenne cronometrista britannico della Ineos Grenadiers, è ottimista per il 2025 nonostante il momento difficile vissuto della sua formazione quest'anno e i profondi cambiamenti a livello tecnico-organizzativo. «Penso che siano cambiate molte cose e che stiano arrivando...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024