TEUNS. «DOPO LA FRECCIA, RELAX IN TRATTORE. MA PER LA LIEGI...»

PROFESSIONISTI | 23/04/2022 | 08:06
di Francesca Monzone

Dopo una corsa importante ci sono tanti modi per godersi la vittoria, ma Dylan Teuns, trionfatore mercoledì alla Freccia Vallone, ne ha scelto uno veramente molto singolare. Giovedì infatti il fiammingo è andato in campagna e, dopo aver fatto un giro sul suo trattore appena comprato, ha fatto visita ai suoi amici agricoltori e allevatori. «Non sono un corridore con le doti di Valverde. A 42 anni non mi vedrete più in gara, sarò al lavoro nella mia terra».


Il belga ama la campagna e questa è la vita che sogna di fare quando non correrà più in bici. «La mia passione sono i trattori, ma non voglio che venga considerato un hobby, perché quando avrò finito di correre in bici voglio fare l’agricoltore. A gennaio ho comprato un trattore, ma non uno qualunque; ha un motore molto potente e per ora lo tengo nel capanno di un amico». Teuns è un ragazzo semplice nella vita ma determinato in corsa e, dopo aver vinto la Freccia Vallone, domenica partirà come uno dei favoriti per la Liegi-Bastogne-Liegi.


«La Liegi è la gara dei miei sogni, non ci sono dubbi al riguardo e non l'ho mai nascosto – ha detto Teuns -. Dopo la mia vittoria a Huy, sarò probabilmente tra i favoriti per domenica e questo non renderà il mio lavoro più facile. Penso che la Roche-aux-Fauçons rappresenti una buona opportunità per me. E’ una salita a due facce: la prima parte richiede esplosività, la seconda forza. Al momento posso contare su entrambe le sfaccettature. Speriamo che le gambe mi restino fedeli fino a domenica».

La Liegi è la corsa che più di tutte Dylan Teuns sogna di vincere. Domenica scorsa all’ultimo momento era stato chiamato per correre la Parigi-Roubaix ma non era molto convinto. «Avrei dovuto lavorare prevalentemente nella prima parte della corsa. Non mi sentivo a mio agio nel gruppo, ma poi è andata meglio e ho preso confidenza con le pietre. Ad un certo punto mi sono reso conto che stavo andando troppo veloce e ho tirato i freni e mi sono detto: "Ma cosa ci faccio qui?" Comunque è andata bene e le sensazioni erano state buone».

Le gambe senza ombra di dubbio c’erano e mercoledì il belga della Bahrein-Victorious ha potuto firmare il suo capolavoro, superando Alejandro Valverde, il corridore simbolo della corsa. «Il fatto di aver vinto questa Freccia Vallone in un duello diretto con Valverde, considerato il re del Muro di Huy, rende la mia vittoria ancora più bella. Cinque anni fa ero già salito sul podio con un terzo posto, ma ero rimasto molto deluso in quel momento perché non ero stato in grado di rispondere all’attacco di Valverde. Adesso le cose sono cambiate e sono riuscito a batterlo sul suo terreno. Sì, questo mi rende molto orgoglioso e mi dà fiducia per la gara di domenica».

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