Brividi di paura a sette chilometri dalla conclusione quando Yves Lampaert è stato protagonista di una bruttissima caduta che avrebbe potuto avere gravi conseguenze. Il belga della Quick Step Alpha Vynil stava affrontando un tratto di pavé sul cicglio destro della carreggiata per sfruttare una lingua d'asfalto quando ha incocciato nel braccio di uno spettatore, la sua bicicletta si è trasformata in un cavallo imbizzarrito e lo ha disarcionato letteralmente facendolo volare pesantemente a terra. Per fortuna Lampaert è riuscito a rialzarsi, ha preso una bici dell'assistenza e ha ripreso la sua corsa, poi è stato assistito dalla sua ammiraglia e alla fine ha chiuso al decimo posto.
Durissimo il commento del belga a fine gara: «Un tifoso? Un somaro. Quando sono entrato in curva non ha fatto un passo indietro, ma ha allungato il braccio. L'ho colpito e ho perso il controllo della bicicletta. Peccato che succeda una cosa del genere: se non sai capire come ti devi comportare, meglio stare a casa».
Poi con lucidità aggiunge: «Di certo non ero il più forte oggi, infatti quando ero all'attacco con Mohoric sentivo di non avere molto da dare. Il 3° posto probabilmente era il massimo che potevo ottenere: sì, sarei stato davvero contento di un posto sul podio. Il futuro? Spero di correre la stessa gara il prossimo anno, ma con le gambe dell'anno scorso, quando sono arrivato quinto».
Più tardi, a mente fredda, Lampaert ha scritto sui social: «Forse non avrei dovuto usare i termini che ho detto, ma spero che quanto è successo oggi serva da lezione per tutti: ricordatevi di fare un passo indietro quando vedete arrivare i corridori. Amo ancora tutti i tifosi, siete stati fantastici oggi!».