A causa delle elezioni politiche in Francia, quest’anno l'Amstel Gold Race farà da intermezzo tra il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, con un lungo elenco di stelle del ciclismo pronte a lottare per la vittoria alla Classica del Limburgo.
Nel 1966 è nata questa corsa che, grazie alla brillante idea dei suoi fondatori ha subito trovato la soluzione ad ogni problema finanziario, chiedendo ad un noto birrificio di diventare lo sponsor principale. L’accordo venne immediatamente siglato e sin dalla sua prima edizione la Classica olandese vide tanti campioni al suo via. Tra questi anche l'ex campione del mondo Jan Janssen, Peter Post e il cinque volte vincitore del Tour Jacques Anquetil. Quel giorno la vittoria andò a un polacco che si era naturalizzato francese, Jean Stablinski, campione del mondo a Saló, che all'Amstel colse l’ultimo grande successo della sua carriera.
In poco tempo la Classica della Birra è diventata una corsa celebre: tra i campioni che hanno portato a casa la vittoria, troviamo Planckaert, Eddy Merxkx, vincitore nel 1973 e nel 1975, ma anche Freddy Maertens, Gerrie Knetemann, Jan Raas che con i suoi 5 successi detiene il record di successi della corsa, e poi Bernard Hinault, Steven Rooks, Joop Zoetemelk, Johan Museeuw, con Erik Zabel e Michele Bartoli.
Con diciotto vittorie l'Olanda è in cima alla classifica dei vincitori, seguita dal Belgio con tredici vittorie e dall'Italia con sette successi. Il primo dei nostri corridori ad ottenere la vittoria è stato Stefano Zanini nel 1996, mentre il successo di Bartoli è arrivato nel 2002. Nel 2004 Davide Rebellin è stato il migliore e l’anno successivo, ancora una volta è l’Italia a salire sul gradino più alto del podio con Danilo Di Luca. Il 2008 invece è l’anno di Damiano Cunego, mentre nel 2012 il successo è di Enrico Gasparotto, che nel 2016 ha conquistato l’ultima vittoria azzurra in questa corsa.
Anche l’Amstel Gold Race si è dovuta arrendere alla pandemia e così, dopo il successo di Van der Poel nel 2019, si è passati direttamente al 2021 con la vittoria di Van Aert. La 55a edizione dell'Amstel Gold Race, che si è corsa nell’era Covid, ha visto anche una modifica importante del percorso, perché per garantire un'edizione covid-free, gli organizzatori hanno pensato di proporre circuiti locali dentro e intorno alla città di Vilt.
Pensando al percorso dell'Amstel Gold Race, viene subito in mente il Cauberg, salita simbolo di questa corsa che, nonostante i suoi tre passaggi, non è più così decisiva come in passato perché non è più protagonista del finale.
Domenica si correrà l’edizione numero 56 della Classica della Birra: partendo da Maastricht, i corridori dovranno fare tre giri di un circuito che attraversa il Limburgo. Saranno tante le colline (in Olanda certo non is può parlare di montagne, ndr) che i ciclisti dovranno affrontare e per l’esattezza le salite saranno ben 33.
Il gruppo dovrà passare sotto lo striscione del traguardo quattro volte e dopo l'ultimo giro affronteranno un anello finale di circa venti chilometri che propone in rapida successioen l'Eyserbosweg, il Keutenberg e il Cauberg, per dirigersi poi sulle ultime due salite, ovvero il Geulhemmer e Bemelerberg.
Mathieu van der Poel, dopo la vittoria nel 2019, sarà ancora una volta il favorito, anche alla luce della vittoria ottenuta al Giro delle Fiandre la scorsa settimana. L’olandese questa volta non dovrà confrontarsi con il suo grande rivale Wout van Aert, fermo per covid, né con Tadej Pogačar, che invece sta recuperando le energie per puntare alla Freccia Vallone e alla Liegi-Bastogne-Liegi. Sarà quindi Tom Pidcock il rivale più diretto di van der Poel ma l'elenco dei pretendenti al successo è sicuramente ricco e articolato. E non bisogna escludere nomi a sorpresa anche perché alcuni dei protagonisti tradizionali delle classiche delle Ardenne - Roglic e Alaphilippe ma anche Evenepoel su tutti - non saranno presenti a causa della concomitanza con il Giro dei Pesi Baschi.
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