Talento, consapevolezza e voglia di mettersi in gioco: Gianmarco Garofoli, talento marchigiano di Castelfidardo classe 2002, è pronto ad alzare i giri del motore per arrivare in piena forma al Giro del Belvedere, in programma lunedì 18 aprile a Villa di Cordignano (TV), dove sarà uno degli osservati speciali.
L’appuntamento trevigiano annovera Garofoli tra i possibili candidati alla vittoria finale, e il marchigiano non fa nulla per nascondere le sue ambizioni. “Punto a lasciare il segno. E’ una corsa storica che ha rappresentato uno spartiacque per tanti giovani campioni in passato. Anche quest’anno mi aspetto un livello tecnico piuttosto alto”.
La stagione dell’atleta di Castelfidardo non è iniziata nel migliore dei modi a causa di qualche problema fisico, anche se il peggio ormai pare alle spalle. “Ho contratto il Covid a metà febbraio e mi son dovuto fermare una settimana. Ho disputato una discreta Settimana Coppi e Bartali e mi sento sempre meglio. Prima del Belvedere disputerò il Giro dei Sicilia: credo che una corsa a tappe per professionisti mi possa regalare il giusto colpo di pedale per ottenere un grande risultato a Villa di Cordignano”.
Per Garofoli non si tratta della prima partecipazione alla classica di Pasquetta: dodici mesi fa, riuscì ad entrare nella fuga della prima ora, vincendo anche il premio di atleta più combattivo. “Ora le cose sono cambiate – ha ammesso. - L’anno passato ero al servizio della squadra (Team DSM, ndr), mentre quest’anno all’Astana sarò uno dei corridori di punta per il finale”.
Le caratteristiche del corridore italiano si adattano perfettamente al percorso del Belvedere. “Vado forte in salita e me la posso giocare in una volata ristretta. E’ una gara che mi piace, dove posso esprimermi al meglio”.
Da sempre prestigioso trampolino di lancio per quei talenti che aspirano al professionismo, il Giro del Belvedere ha consacrato nella sua storia quasi centenaria (la prima edizione risale al 1923) atleti di livello internazionale, gli ultimi in ordine temporale sono stati Juan Ayuso e Samuele Battistella. “Non lo nego: vincere rappresenterebbe una grande impresa. Conosco bene Battistella, a gennaio ci siamo allenati assieme. Gli chiederò qualche consiglio e chissà che sia di buon auspicio: lui dopo il Belvedere ha vinto anche il Mondiale…”
Gli atleti che prenderanno parte al Giro del Belvedere 2022 dovranno affrontare un percorso di 166,2 Km, caratterizzato da due anelli. Nel primo, da ripetere 14 volte, i corridori saranno impegnati dall’ascesa alle “Conche”, mentre il circuito finale, da ripetere in due occasioni, comprende la salita simbolo della corsa, il Montaner dal versante di Borgo Canalet, e l’insidioso strappo di Via delle Longhe.
L’83a edizione dell’evento trevigiano vedrà 34 formazioni pronte ad animare il lunedì di Pasquetta, equamente suddivise fra italiane e straniere. Ben 14 i paesi rappresentati, con 22 compagini UCI Continental e l’esordio assoluto di un team UCI Professional, la Bardiani-CSF-Faizané.
AGGIORNAMENTO. PURTROPPO QUEST'OGGI, DOPO LA PUBBLICAZIONE DI QUESTO ARTICOLO, GIANMARCO GAROFOLI HA UFFICIALIZZATO DI DOVERSI FERMARE A CAUSA DI UNA MIOCARDITE.
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