A 36 anni Mark Cavendish non ha certo perso la voglia di vincere anche se, come molti suoi colleghi velocisti, in corsaha sempre paura che qualcosa possa andare storto: «Oggi i miei compagni sonos tati davvero straordinari, tutti. Hanno fatto un lavoro eccezionale per controllare la fuga e poi per terermi davanti nel finale. Negli ultimi chilometri Morkov continuava a ripetermi "stai tranquillo, "no panic" e sul rettilineo finale si è superato! A me piace vincere, l'ho sempre detto, e nelle gare di un giornoc'è solo un'opportunità. Per fortuna ho avuto un team solido e motivato intorno a me e questo ha fatto la differenza. Questo è il Wolfpack che conosco e sono orgoglioso di farne parte».
«Era la prima volta che correvo la Milano-Torino e mi rende felice di averla nel mio palmares ora, insieme a un'altra grande classica, la Milano-Sanremo. Non molti velocisti lo hanno fatto. Sapevo di avere l'opportunità di vincerla oggi e sono felice di come sono andate le cose. Vedere il mio nome nella lista dei vincitori è davvero speciale». Cavendish è tornato a vincere in Italia dopo otto anni e ora può fregiarsi del titolo di corridore più anziano ad aver vinto la Milano-Torino.
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