Filippo Ganna ha mantenuto la maglia azzurra di leader della corsa e oggi, nel finale della terza tappa della Tirreno-Adriatico, ha lavorato per aiutare il suo compagno Elia Viviani a vincere la volata sul traguardo di Terni.
«Fino all’ultimo km ho lavorato per Elia, volevo aiutarlo a vincere la volata ma non è stato possibile. Naturalmente ci riproveremo, sperando che si possa mettere più sale in zucca».
Il campione del mondo a cronometro è uno che sa andare veloce e durante la conferenza stampa ha voluto sottolineare come, negli arrivi in volata, troppo spesso i corridori non rispettino le norme di sicurezza e che proprio per questo in gruppo accadono incidenti anche gravi.
«Ultimamente vedo corridori che nelle volate di gruppo tendono a non tirare più i freni e questo è molto pericoloso. Rischiare la vita per fare una volata non mi sembra una buona scelta e io preferisco tirarmi indietro quando vedo il pericolo».
Purtroppo le cadute nella parte finale di una corsa non sono una novità, il gruppo diventa nervoso e tutte le squadre dei velocisti cercano di portarsi avanti per avere le posizioni migliori per la volata. «Nella tappa di oggi per esempio in pochi centimetri mi sono trovato in mezzo a spallate e testate, cose che da fuori non si vedono ma che purtroppo accadono e che viviamo noi dall’interno. Certe volte non bisognerebbe pensare al risultato ma alla propria pelle. Per fortuna che esistono persone come me, che quando vedono il pericolo, non hanno problemi a frenare. Altri invece vanno oltre la percentuale di rischio, senza considerare le conseguenze».
Oggi alla Parigi-Nizza ha vinto Van Aert, il campione della Jumbo-Visma grande rivale di Filippo Ganna nelle crono. I due ciclisti si ritroveranno alla Milano-Sanremo, la prima Classica Monumento della stagione: «Stiamo vivendo un ciclismo di grande livello, ne parlavo con Basso oggi in corsa. Stiamo andando veramente forte e ci saranno battaglie sempre più sul filo dei secondi. Vedremo grandi sfide e speriamo di far divertire il pubblico a casa. Con van Aert c’è tantissimo rispetto reciproco e penso che questo sia l’importante. A me e Wout capita di essere felici per la vittoria dell’altro e voglio fargli i complimenti per il successo di oggi».