Tre settimane. In tre settimane si può vincere il Giro o il Tour, in tre settimane si può cercare di salvare una squadra. Tre settimane: è questo il tempo che ha fissato Renat Khamidulin, general manager della Gazprom Rusvelo, per garantire un futuro al suo team. L’alternativa, sportivamente drammatica, è la chiusura.
Il manager russo è stato tra i protagonisti dell’appuntamento settimanale in diretta sui social con Lello Ferrara e ha spiegato chiaramente la situazione.
«L’UCI ci ha detto che due cose non andavano bene nel nostro team: lo sponsor Gazprom e il nome Rusvelo perché richiama la Russia. Io ho spiegato che la squadra ha sede in Italia, la società di gestione ha sede in Svizzera, la ditta che ci sponsorizza è Gazprom Germania, è documentato, e che questa è una delle poche aziende non sanzionate fino ad oggi. Ci siamo offerti di correre con una maglia bianca o con un messaggio di pace, ma all’Uci questo non è bastato. Abbiamo cercato un dialogo, abbiamo scritto all’Uci ma non ci hanno nemmeno risposto. Eppure sono loro che decidono e devono spiegare le loro decisioni, eppure siamo noi che manteniamo l’Uci, ma non abbiamo tutela».
Cosa serve per salvare il team? «La nostra società è sana, competitiva, vincente e può contare su uno staff efficiente. Penso che questo possa essere un punto di partenza importante per uno sponsor interessato. Noi stiamo facendo il massimo ma oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo avuto un meeting con tutta la squadra e sono stato chiaro, mio malgrado: se non ci saranno alternative entro il 27 marzo, saremo costretti a chiudere».