E’ considerato uno dei corridori più forti del momento e ieri Remco Evenepoel nella cronometro di apertura della Tirreno-Adriatico è arrivato secondo, ad appena 11” dal campione del mondo Filippo Ganna.
«Probabilmente potrei andare un po’ più veloce – ha detto Evenepoel - ma al termine di questa prova penso che le mie gambe abbiano dato il massimo». Il ventiduenne belga è arrivato secondo, ma con 7” di vantaggio su Tadej Pogacar, favorito numero uno per la vittoria finale alla Corsa dei Due Mari.
«Il secondo posto probabilmente è il miglior risultato che potevo ottenere e sono soddisfatto. Non ero interessato a quanto tempo potevo guadagnare sugli altri corridori, mi interessava solo andare veloce. Certo, mi sarebbe piaciuto indossare la maglia azzurra, ma anche quella bianca di leader dei giovani è bella. E penserò ad affrontare giorno dopo giorno questa corsa».
Il fiammingo fa parte di una giovane generazione di ciclisti di talento, come Egan Bernal che aveva 22 anni quando ha vinto il Tour e 24 quando ha vinto il Giro. In questa corsa c’è un altro fenomeno, si tratta di Tadej Pogacar, che a 23 anni il Tour lo ha già vinto due volte e appena sabato scorso ha dominato la Strade Bianche.
Rispetto ai suoi avversari, Evenepoel si è mostrato fortissimo nelle corse a tappe di una settimana e nel suo palmares ci sono già il Giro del Belgio, ill Giro di Polonia e la Volta Algarve e nella Corsa dei due Mari potrà misurarsi con il ciclista più forte del mondo, lo sloveno Tadej Pogacar.
«Se vuoi fare un’ottima Tirreno, devi iniziare subito bene con la cronometro e penso di averlo fatto. La concorrenza è alta e non mi sento di dire che la vittoria alla fine sarà la mia. Le statistiche non sono tutto, ma in molte delle cronometro che Ganna ha vinto contro di me, sono salito anche sul podio. Basti pensare agli ultimi Campionati Europei e Mondiali: in termini di risultati mi sto avvicinando sempre di più e il mio obiettivo è di farlo un po' di più ogni volta, in modo da poterlo superare un giorno».
Ganna è l’avversario nelle prove contro il tempo, ma per il fiammingo, la sfida vera sarà contro Pogacar. «Battersi in una cronometro contro Ganna è come misuraris con Tadej Pogacar in una corsa a tappe. Così come è un piacere correre nella stessa squadra con campioni come Julian Alaphilippe, penso che sia un piacere competere contro i migliori corridori del mondo. Sono qui per imparare e ottenere buoni risultati nelle tappe più importanti della corsa».
Ma tutti in questi anni abbiamo imparato che Remco Evenepoel in corsa non va solo per fare esperienza e che il suo obiettivo principale è sempre quello di vincere e dimostrare di essere più forte degli altri. «La Tirreno-Adriatico è un passo più avanti rispetto a Valencia e Algarve. Insieme alla Parigi-Nizza, questo è il primo grande appuntamento della stagione. Vincere è sempre un obiettivo, ma la concorrenza è così alta che non voglio dire che la vittoria finale sia un mio obiettivo. Ci sono molte tappe difficili e insidiose nella seconda parte».
In squadra Remco non è l’unico leader, perché c’è anche Julian Alaphilippe, il campione del mondo, che potrebbe fare bene. «Correre con Alaphilippe è incredibile e lui è il corridore più esplosivo che abbiamo. Non si tratta di lui o di me, perché sia io che Julian vogliamo lavorare bene insieme e poi lui è il mio idolo. Non attaccherò mai in modo che lui perda, perché stiamo bene l'uno con l'altro e siamo abbastanza professionali da dirci chi è il più forte dei due. Corriamo insieme ed è insieme che cercheremo di ottenere il miglior risultato possibile».