Le Classiche Monumento sono cinque, ma sono in tanti a pensare che presto potrebbero diventare sei. L’ultima arrivata tra le Classiche di primavera è Strade Bianche ed è proprio questa corsa, così straordinaria, cattiva e nostalgica, che potrebbe avere l’onore di entrare nell’Olimpo delle corse più prestigiose al mondo.
A dirlo non sono solo gli appassionati, ma gli stessi corridori, dopo aver risposto ad un sondaggio proposto dal quotidiano francese L’Equipe. Lo scorso dicembre il celebre quotidiano sportivo, legato al Tour de France, alla Parigi Roubaix e ad altre corse, ha chiesto ai corridori quale fosse la Classica Monumento preferita e se ci fossero i presupposti per portare a 6 il numero di queste corse così speciali.
Il sondaggio ha visto impegnati 381 corridori, tra cui quasi tutte le stelle del gruppo come Julian Alaphilippe, Tadej Pogacar, Wout van Aert, Vincenzo Nibali, Romain Bardet, Thibaut Pinot, Arnaud Démare, Geraint Thomas, Chris Froome, Tom Dumoulin , Philippe Gilbert, Peter Sagan, Alejandro Valverde e via elencando.
I votanti hanno rappresentano circa il 60% degli aventi diritto (646 corridori), i risultati di questa consultazione non possono quindi essere considerati come la verità assoluta del gruppo ma certamente possono dare indicazioni abbastanza chiare. La Parigi-Roubaix e il Giro delle Fiandre, come da pronostico sono in cima alla classifica e sono risultate le due Classiche più amate. Bisogna però fare una precisazione d’obbligo, perché spesso i corridori tendono ad esprimere il voto in base alla vicinanza geografica, o addirittura alla nazionalità.
Oltre alla questione geografica, ciò che ha determinato la scelta dei votanti sono stati anche la notorietà, il richiamo mediatico e il percorso. Strade Bianche in questo sondaggio è uscita senza dubbio la vincitrice, non la come Classica più bella, ma come quella che potrebbe fregiarsi del titolo di Monumento, aggiungendosi alla Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Parigi-Roubaix, Liegi-Bastogne-Liegi e Giro di Lombardia.
Perché ai corridori e al pubblico Strade Bianche piace tanto? La risposta va trovata nel suo percorso, un misto di storia e difficoltà, ma anche di atmosfera e festa popolare. Le sue colline, le crete, la polvere dello sterrato e l’incanto della città di Siena, rendono unica questa corsa, con un percorso agguerrito, che non lascia riposo, perfettamente incastonato in un paesaggio che toglie il respiro.
Ma tutto questo però non basta alla Classica italiana per diventare una Monumento, perchè c’è il problema del chilometraggio. Tutte le Classiche Monumento si snodano su un percorso superiore ai 200 chilometri e se prendiamo la Milano-Sanremo, la più lunga, ha un tracciato che si avvicina ai 300 chilometri. Il Giro delle Fiandre si assesta intorno ai 260 km come la Liegi-Bastogne-Liegi, per la Roubaix siamo a qualche chilometro in meno, mentre più corto è il Giro di Lombardia, che ha un tracciato più variabile, ma che non scende sotto i 230.
Sono stati molti all’interno del plotone a far notare che la Classica toscana dovrebbe essere allungata, perché i suoi 184 chilometri non possono essere paragonati agli oltre 200 delle altre corse. Ma a questo punto però ci sarebbe un altro problema, Strade bianche, con un percorso più lungo, potrebbe rimanere in quella data nel calendario UCI? Sicuramente a inizio stagione inserire una corsa da 240 chilometri, costringerebbe i cacciatori di Classiche a rivedere qualcosa sia nella scelta delle gare che nella preparazione. Questo è probabilmente il motivo per cui quasi un terzo dei corridori non vorrebbe modificare il calendario attuale. Comunque sia, Classica Monumento o solamente Classica Strade Bianche, nonostante la sua giovane età, è senza dubbio la Classica che ha fatto più strada, conquistando corridori e pubblico, che ogni anno da ogni parte del mondo viene in Toscana per godersi una delle corse più belle e imprevedibili di sempre.
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