L’Unione Ciclistica Internazionale ha annunciato che le squadre russe e bielorusse sono bandite dalle competizioni del calendario internazionale con effetto immediato, ma non tutti i corridori sono d’accordo con questa decisione e tra questi c’è l’australiano Rohan Dennis.
La Federazione ciclistica australiana ha seguito la decisione presa dall'UCI e non consentirà ai corridori provenienti da Russia e Bielorussia di partecipare ai Campionati del mondo di ciclismo di settembre. Dennis quando ha letto questa notizia è rimasto molto sorpreso, perché per lui gli atleti non hanno colpe in questa guerra.
«Ma come è possibile, vuol dire punire i singoli atleti solo per il luogo in cui sono nati. Congratulazioni…». Questo è quanto ha detto l'ex campione del mondo a cronometro, che adesso corre per il team Jumbo-Visma. Sono molti i personaggi dello sport che hanno espresso lo stesso pensiero del corridore australiano, ma le affermazioni di Dennis da alcune persone sono state fraintese. Infatti l’australiano ha ricevuto anche delle critiche e alcune persone lo avrebbero considerato un sostenitore della guerra in cui la Russia ha occupato l’Ucraina.
Dennis subito dopo le sue dichiarazioni, è stato costretto a difendersi e pubblicando un nuovo post di chiarimento. «Dopo il mio messaggio, sono stato accusato di essere favorevole alla guerra. Per chiarire: sono contrario al 100% a ciò che Putin sta facendo all'Ucraina. Ma lo sono anche la maggior parte, se non tutti, gli atleti russi».