Riccardo Minali lascia il professionismo ed entra in una nuova squadra, una squadra che da sempre dà valore ai giovani e che, soprattutto, richiede passione e conoscenza per il ciclismo: Alé.
Il noto brand veronese di abbigliamento da ciclismo amplia l’organico: da questo mese Riccardo entra nel team. L’atleta veronese si occuperà ufficialmente di promuovere il brand Alé sul territorio italiano e della gestione dei rapporti con le molte squadre, professionistiche e non, di cui l’azienda è partner.
Professionista nel 2017 con l’Astana dopo 14 vittorie da U23, Minali ha corso per Colpack, con la Israel Cycling Academy, una stagione con la Nippo-Delko e nel 2021 con la Intermarché-Wanty-Gobert. Veronese, come Alé, oggi Riccardo passa direttamente dalla bici al posto di lavoro.
«Mi ritengo fortunato – commenta - perché ci entro dalla porta principale, andando a rappresentare uno dei marchi leader al mondo per quanto riguarda la produzione di abbigliamento per il ciclismo. Pensare che una delle vittorie da juniores più belle l’ho colta proprio davanti a questo stabilimento... E sul palco mi fecero indossare una maglia Alé! Per me questa opportunità significa davvero tantissimo. Alessia Piccolo, che di Alé è l’AD, mi ha dato questa carta da giocare. Ho voglia di imparare ed ho l’esperienza del corridore, so cosa vuol dire e soprattutto quanto sia fondamentale vestirsi bene in bicicletta. Quello che farò sarà dare il massimo, inserirmi in fretta, e ripagare questa fiducia, che oggi mi stimola moltissimo”.
Riccardo conosce bene Alé peri trascorsi sportivi, il rapporto di amicizia con Alessia Piccolo e la famiglia Zecchetto e perché il padre Nicola, velocista da 50 vittorie tra i professionisti, lavora in DMT.
“La vestibilità di Alé è proverbiale. Fidatevi di uno che fino ad oggi sulla bici ci ha vissuto. Non conosco un corridore dei team WorldTour con i quali Alé collabora, che si sia mai lamentato del brand! E l’abbigliamento indossato dai pro è esattamente lo stesso che l’azienda propone agli amatori. I materiali sono a dir poco eccezionali: confezionati in Italia da mani espertissime e spesso abbinati a quelle grafiche originali che da sempre distinguono Alé dal resto del gruppo”.
“Sono molto contenta dell’ingresso di Riccardo in azienda – commenta Alessia Piccolo, AD di A.P.G. – i giovani come lui possono fare la differenza anche sul lavoro: appassionati, volenterosi, pieni di amore per lo sport e soprattutto, veri praticanti. Non si può vendere e non si può promuovere ciò che non si conosce bene e non si è prima provato. E Riccardo certamente è uno che di bici e di abbigliamento se ne intende. Quanto a passione e cuore, ci eguaglia.Gli auguro il benvenuto in squadra! Da lui mi aspetto grandi cose.”
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