Non ci sono ancora conferme ufficiali ma il finale della 12a tappa della 105a edizione del Giro d'Italia, la Parma - Genova di 186 chilometri è destinata a cambiare. Il tracciato originale, una volta giunti a Sori prevedeva la salita verso Monte Becco. Un'ascesa non priva di difficoltà in quanto in meno di otto chilometri porta dal livello del mare sino ai 727 metri di Monte Becco.
Qui iniziano i problemi, dopo pochi chilometri di falsopiano sino al Monte Fasce, una ripida picchiata in direzione di Genova. Un discesa decisamente pericolosa, con strada strettissima priva di protezione a valle, prima di raggiungere la frazione di Apparizione nel Comune di Genova, quartiere densamente popolato non privo di insidie. Al termine della discesa i ciclisti sarebbero planati su Borgoratti per poi giungere nel centro di Genova.
Quando è stato annunciato il percorso chi mastica di ciclismo, pur ritenendo il finale di tappa altamente spettacolare, aveva manifestato non poche perplessità in merito alla pericolosità della discesa. Dubbi che recentemente sarebbero state fatti propri dagli ispettori di RCS incaricati di visionare il tracciato. La picchiata su Genova è troppo pericolosa, non se ne parla.
Ora bisogna trovare una valida alternativa. Se si vuole mantenere, almeno in parte, la salita che da Sori porta al Monte Becco resta una sola alternativa, giunti in località Cornua, a circa un chilometro dalla vetta, si tratta di svoltare a destra percorrere la sp. 67 del Monte Fasce per poi scendere sino a Gattorna percorrendo la sp. 333 di Uscio, discesa già affrontata dal Giro d'Italia nel 2010 in occasione della 3a tappa Rapallo - Sestri Levante. Giunta a Gattorna la carovana potrebbe affrontare lo storico Passo della Scoffera per poi, una volta transitati a Sottocolla di Boasi, percorrere la Val Bisagno e giungere nel centro di Genova. Gli organizzatori sono al lavoro per garantire un finale di corsa che coniughi la spettacolarità con la sicurezza.