Come nel ciclismo, dove le esigenze del singolo si fondono con quelle dei compagni per porare al successo la squadra, così nella sanità: unire le eccellenze porta ad offrire al malato e ai suoi famigliari un servizio sempre migliore, garantito da una squadra vincente.
E come nel ciclismo, tappa dopo tappa, lavorando insieme si raggiungono grandi risultati. Accade per esempio per il “Progetto Candiolo” che ha visto l'inaugurazione dell’Hospice Monviso, una struttura di 2.500 metri quadrati, con 20 camere, area tisaneria e ristoro e dotato di strumentazione all’avanguardia che consente un utilizzo ancor più efficace delle telemedicina.
Alla cerimonia di inaugurazione, insieme ad Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, erano presenti Andrea Agnelli, Presidente della Fondazione del Piemonte per l’Oncologia (l’ente che gestisce le attività cliniche e di ricerca dell’Istituto), Luigi Genesio Icardi, Assessore Regionale alla Sanità, il direttore generale dell’Istituto Antonino Sottile e Fabrizio Iseni, presidente della Fondazione Iseni Y Nervi a testimonianza della collaborazione e sinergia in essere tra le l’eccellenza sanitaria piemontese e gli Istituti di ricovero e cura di Lonate Pozzolo.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, grazie alla generosità dei donatori, ha messo a disposizione dell’Istituto di Candiolo IRCCS un nuovo servizio per i propri pazienti oncologici e per le loro famiglie: “I’hospice “Monviso“, una struttura che avrà un suo personale dedicato, medici, infermieri, operatori socio-sanitari, amministrativi.
Situato al terzo piano del Centro di ricerca e cura, “Monviso” si estende su 2 mila e 500 metri quadrati ed è stato realizzato anche grazie all’importante supporto del Maestro Ugo Nespolo, da sempre vicino alla Fondazione, che ha donato più di 50 opere per arredare e rendere ancora più accoglienti le camere e gli spazi comuni, oltre che disegnare il logo. Il nuovo hospice conferma l’attenzione per il paziente da parte dell’Istituto, garantendo così le cure e il benessere psicologico a quelle persone che vivono una fase della malattia avanzata o terminale.
Nell‘hospice vi sono 20 camere singole, dotate di letto aggiuntivo e bagno privato, e un’area comune comprendente una cucina e un salone, per dare la possibilità ai pazienti e ai loro familiari di avere tutti i confort in un ambiente il più “casalingo” possibile. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Circolo dei Lettori, l’hospice sarà inoltre dotato di una piccola biblioteca, a disposizione dei degenti e dei loro cari.
L’area è attrezzata con le più moderne tecnologie, tra le quali un sistema di telemedicina e di teleriunione per consentire ai familiari una facile interazione con l’ammalato, e agli specialisti di Candiolo di confrontarsi a distanza con i medici di medicina generale e con i nuclei delle Asl che hanno in carico il paziente.
«La Fondazione vuole permettere all’Istituto di poter curare sempre più persone e di farlo sempre meglio —ha dichiarato Allegra Agnelli — e l’apertura di questo servizio sottolinea ulteriormente l’attenzione che tutti noi abbiamo nei confronti dei pazienti e delle persone a loro vicine. “Monviso” incarnerà pienamente due valori che da sempre ci hanno contraddistinto, umanità e competenza. Grazie a tutti í nostri donatori che ci hanno permesso di fare questo importante, e fondamentale, investimento».
L’hospice inaugurato martedì 14 dicembre rappresenta solo l’inizio di un percorso dedicato a questa tipologia di pazienti. Un ulteriore spazio, infatti, è stato pensato nel progetto “Cantiere Candiolo“, l’importante piano di sviluppo dell’Istituto che metterà a disposizione nuovi spazi per medici, ricercatori e, soprattutto, pazienti e loro familiari.
La Fondazione
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche. La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.
L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. Ed è l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. Ha iniziato la sua attività nel 1996 e da allora ha sviluppato nuovi spazi e servizi. Oggi si estende su 56.500 mq, di cui circa 10 mila dedicati alla ricerca. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.
Nella foto, da sinistra Allegra Agnelli, don Mario Mattiuz e Fabrizio Iseni