Dopo la vittoria di Wout Van Aert a Boom, tutti gli appassionati del ciclocross attendono con molto interesse il rientro alle corse di Mathieu van der Poel, previsto per il prossimo 18 dicembre a Rucphen.
A frenare l’entusiasmo dei tifosi c’è però Adrie van der Poel, padre di Mathieu ed ex corridore. Adrie van der Poel era presente alla gara di Boom perché stava seguendo suo figlio David, il fratello maggiore di Mathieu, e al termine della prova ha dichiarato che per le prime gare saranno cauti.
«In questo periodo Mathieu è molto calmo e sta andando poco in bici – Ha detto Adrie van der Poel - perché ha avuto una stagione molto dura. Ha scelto di prendersi un periodo di riposo molto lungo, dobbiamo avere pazienza e poi vedremo come andrà».
Mathieu van der Poel ha avuto un anno molto intenso nel quale i successi non sono mancati, ma c’è stata anche la caduta a Tokyo durante la prova olimpica di Mountain Bike che ha causato diversi problemi al campione olandese. Per le prime gare della stagione di ciclocross Adrie Van der Poel vuole essere cauto, ma è anche vero che quando si parla di fenomeni come Mathieu, una vittoria non è mai da escludere. Adrie non è sorpreso invece del successo di Wout Van Aert a Boom e, al riguardo, già la scorsa settimana aveva detto che la vittoria sarebbe andata al belga.
Adrie Van der Poel non è un veggente, ma quanto da lui immaginato arriva da una lunga esperienza come corridore e non dobbiamo dimenticare che nel suo palmares, oltre al successo al Giro delle Fiandre e alla Liegi-Bastogne-Liegi, c’è anche un titolo Mondiale di ciclocross conquistato nel 1996 e che da diversi anni collabora per le gare di Coppa del Mondo di ciclocross. «Non sono sorpreso del risultato di Wout – ha detto Adrie –: era un percorso adatto alle sue caratteristiche, sembrava disegnato appositamente per lui e poi ho seguito il suo lavoro su Strava. Abbiamo potuto seguire tutto il lavoro fatto da Wout nelle ultime settimane, perché pubblica tutti i suoi dati. Ha svolto molto lavoro di allenamento per il ciclocross. Grazie a questi dati siamo riusciti a capire anche il tempo che avrebbe fatto in gara ed era facile intuire che la vittoria sarebbe andata a lui».
Adrie aveva visto bene e aveva anche stimato il tempo del vantaggio di Van Aert che, secondo i suoi calcoli, sarebbe stato di almeno un minuto sul secondo arrivato. «Per capire bene come andrà una corsa devi osservare tutto, perché i percorsi sono diversi. Possono essere molto lunghi e con molto fango e su un percorso come quello di Boom Van Aert era favorito. La scorsa settimana avevo detto al padre di Toon Aerts che Wout avrebbe vinto con almeno un minuto. Ci sono andato vicino anche se il suo vantaggio è stato addirittura di 2 minuti».