Un arco nel cielo. E’ il racconto straordinario diventato libro, di come un arcobaleno su fondo bianco, per dodici mesi abbia accompagnato il viaggio di Julian Alaphilippe. Una strada colorata da Imola fino a Lovanio, fatta di 365 giorni, in cui le immagini e le parole, fanno rivivere le gioie, le emozioni e anche i dispiaceri, del due volte campione del mondo, che ha deciso di regalare a se stesso e ai suoi tifosi questo libro. Il racconto è stato curato dal giornalista e scrittore dell’Equipe, Jean-Luc Gatellier, già vincitore del premio Sportel di Monaco, che per 12 mesi ha seguito Julian in tutte le sue gare.
Con parole semplici Alaphilippe ha raccontato questo suo mondo colorato, dal dolore per la morte del padre fino all’essere diventato lui stesso padre, con la nascita del figlio Nino, avuto dalla compagna Marion Rousse.
Una biografia diversa, quella voluta dal campione iridato, un viaggio cronologico partendo dall’Italia, da quell'autodromo che lo ha consacrato al mondo fino alla strada dritta nel centro di Lovanio dove ha ottenuto la sua riconferma.
«Il libro racconta un anno della mia carriera, ma non un anno qualunque – ha detto Alaphilippe durante la presentazione del suo libro in Belgio -. È stato un anno ricco di emozioni, sia professionali che private. Abbastanza per scriverci un libro. Con i ricordi, le immagini: ho voluto condividerlo con i miei fan».
Ci sono immagini italiane, ma anche quelle più intime con la delusione a Liegi e l’incidente al Giro delle Fiandre e poi, quegli attimi scattati nella sua casa con Marion e Nino. Un susseguirsi di emozioni, come quelle dell’attesa, del recupero fisico e del disperato bisogno di onorare quella maglia, così importante per lui. La maledizione dell’iride per Alaphilippe non esiste, perché allo scadere di quei 12 mesi c’è stata una ripartenza, un nuovo viaggio che lo condurrà con quell’arcobaleno tutto suo, dove solo l’immaginazione può far presagire quello che sarà il nuovo anno del campione del mondo.
Un libro fatto di eventi, 21 capitoli in 192 pagine in cui il ventinovenne francese rivive momenti speciali, dalla vittoria in Italia prima a Imola e poi alla Tirreno-Adriatico, passando per la Freccia Vallone e poi l’obiettivo della maglia gialla al Tour de France. Un capitolo dedicato anche a quei Giochi Olimpici ai quali non ha partecipato, sorprendendo così tante persone. Un viaggio nel mondo di un campione amato in tutto il mondo, per il suo modo straordinario di vincere e l’umiltà con la quale si mette a disposizione dei suoi compagni di squadra, nella Deceunick-Quick Step. Il libro edito dalla Borgerhoff e Lamberigts, è uscito ieri nelle librerie di Belgio e Francia e dal mese prossimo sarà disponibile anche in Italia e Germania.
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