Gianni Moscon lascerà oggi l'ospedale universitario Torrette Lancisi di Ancona con un sorriso in volto largo così: il trentino, infatti, non dovrà subire alcun intevento al cuore. Gli esami svolti ieri dal professor Antonio Dello Russo, affiancato dal dottor Roberto Corsetti, hanno infatti escluso la presenza di patologie o anomalie che richiedano un intervento. Non serve nemmeno la paventata ablazione, come quella subita da Elia Viviani nello scorso mese di gennaio.
A spiegare nei dettagli la situazione è stato proprio il dottor Corsetti, direttore sanitario del Centro Medico B&B di Imola, che a La Gazzetta dello Sport spiega: «Ieri abbiamo effettuato uno studio completo della stabilità elettrica cardiaca e non sono emerse criticità o anomalie. Gli improvvisi aumenti della frequenza cardaca durante lo sforzo, avvertiti ultimamente da Gianni (anche al mondiale di Lovanio, ndr) non sono legati a fenomeni patologici importanti».
In pratica il cuore di Gianni è stato sottoposto ad una stimolazione programmata molto aggressiva, ma non sono state rilevate aritmie serie e nemmeno tachicardia, quindi il corridore può tranquillamente ripresendere la preparazione e ha confermato che tornerà in sella a metà novembre, dopo essersi concesso qualche giorno di vacanza.
Comunque per scrupolo a Moscon è stato impiantato sotto la clavicola sinistra in loop recorder cardiaco, vale a dire un registratore continuo dell'attività cardiaca che consentirà di monitorare eventuali nuovi episodi di tachicardia che dovessero ripresentarsi e quindi di fornire nuovi dati ai sanitari.