La strategia di Egan Bernal in questa Vuelta? Sarà quella di attaccare Primoz Roglic nelle prossime due tappe. La Ineos Grenadiers, rimasta senza Richard Carapaz e Jhonatan Narvaez, punta tutto su Bernal, che nella classifica generale è settimo a 4’21” da Odd Christian Eiking e a circa 3’30” dallo sloveno Roglic.
«Vorrei attaccare Primoz Roglic – Ha detto il colombiano -, non ho niente da perdere, non mi importa se sarò quinto o decimo assoluto. Ma per attaccare Roglic bisogna avere le gambe giuste».
Bernal in questa stagione è arrivato tardi alle corse a causa del problema alla schiena, ma appena è rientrato in corsa, i risultati non sono mancati, tanto che ha vinto il Giro d’Italia. «Durante il Giro d'Italia attaccavo da lontano pur essendo il leader e questo solitamente non deve essere fatto. Però mi sentivo bene e mi piace poter fare queste cose».
Dopo la corsa rosa, il colombiano è stato colpito dal Covid-19 e per lui è arrivata anche la decisione di non prendere parte alle Olimpiadi, per concentrarsi sulla Vuelta di Spagna. «Vediamo prima come mi sento, e se le sensazioni saranno buone allora mi muoverò. Abbiamo una squadra molto forte e Yates sta andando alla grande. Il problema è che abbiamo perso due corridori importanti con l’abbandono di Richard Carapaz e Jhonatan Narvaez. Pavel Sivakov, Dylan van Baarle e Salvatore Puccio stanno facendo un ottimo lavoro per tenerci davanti e noi abbiamo due giorni in cui dobbiamo fare qualcosa».
Vincitore dell’ultimo Giro d'Italia lo scorso maggio, Egan Bernal in questa Vuelta era partito come uno dei favoriti, ma ad oggi non ha fatto la differenza, anche se, è lui il miglior giovane della corsa, che sulle spalle porta la maglia bianca. Bernal è un fuori classe, ma sta facendo fatica a mantenere il passo di Primoz Roglic ed Enric Mas.
«Finora non è andata male. Di sicuro non siamo nella posizione migliore, ma non è poi così male. Io sono 7° e Yates è 8° in classifica generale, ci sentiamo bene quindi ci sono ancora possibilità. Penso che tutto debba ancora succedere e, se avremo le gambe e ci sentiremo bene, vorremmo provarci».