Giacomo Fantoni è riuscito a riportare l'Italia ai Giochi Olimpici dopo l'assenza degli azzurri in questa disciplina a Rio2016, ma non è riuscito a centrare la finale che domani assegnerà le medaglie in palio a Tokyo2020. Il 30enne di Zelvio (Verona) ha colto il 3° posto nella prima manche di qualifica, alle spalle dello svizzero David Graf e dell'americano Connor Fields ed evitando le cadute dell'australiano Anthony Dean e dell'ecuadoriano Alfredo Campo. Nella seconda ha chiuso sesto sui 6 della sua batteria e nella terza quinto. Solo i primi quattro accedevano alle finali di domani. Peccato.
«Mi dispiace molto, avrei voluto dare maggiore visibilità a questo sport che ne ha bisogno e ne merita» racconta a caldo Jack. «L'esperienza olimpica è stata unica e meravigliosa. Alla cerimonia di apertura e al villaggio mi sentivo come un bambino in un negozio di caramelle. Incontrare i grandi campioni del basket, primo sport che ho praticato, rivolgermi la parola è stato da pelle d'oca. Non tanti arrivano fin qui, quindi anche se sarei voluto andare più avanti devo ritenermi soddisfatto».
Come preannunciato prima del via dei Giochi Fantoni concluderà la sua carriera al termine di questa stagione. «Di bmx a oggi non si vive, già lavoravo come preparatore e allenatore ora mi dedicherò al lavoro a tempo pieno. Alla bmx sarò sempre grato e farò del mio meglio per far crescere i giovani che abbiamo e possono fare meglio di me in vista di Parigi 2024».
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