Le vie della solidarietà, dell’integrazione, della civiltà, insomma quelle che tracciano la direzione del nostro futuro in tutto il pianeta, possono essere anche percorse su due ruote. Pedalando, sul sellino di una bicicletta. Perché il ciclismo è uno sport che, forse più di altri, pone in primo piano la persona: la sua fatica, la sua determinazione, la sua umanità. Senza distinzioni di razza, di sesso o di classe sociale, mettendo così sullo stesso piano ricchi e poveri, privilegiati e negletti.
Ed è quindi bello che Fantini Group, giovane realtà vinicola col cuore in Abruzzo e che in pochi anni è diventata leader tra le aziende esportatrici del Sud Italia, abbia deciso di supportare direttamente il bel progetto di inclusione pensato da The Israel Start-Up Nation, l'unica squadra ciclistica professionistica israeliana della quale peraltro Fantini è tra i principali sponsor.
Nel maggio 2021 i membri del team The Israel Start-Up Nation si sono recati in Ruanda per partecipare per la quarta volta alla più grande corsa in Africa, il Tour du Rwanda. Ma non si trattava solo di prendere parte a una gara in bici, per quanto di richiamo internazionale. Perché nel Bugesera, una provincia del Ruanda composta da diversi villaggi e non lontano dalla capitale Kigali, è stata recentemente fondata l'unica squadra di ciclismo femminile dell’intero Paese. Nota bene: le biciclette sono uno stile di vita in Ruanda; sono un mezzo di sussistenza e, spesso, la chiave per la sussistenza stessa: diventano infatti uno strumento indispensabile per recarsi a scuola o per guadagnarsi da vivere. O per andare a procacciarsi acqua potabile, compito che è affidato essenzialmente alle donne. Nel Bugasera, solo pochi dei 1.400 studenti della scuola locale possono permettersi però una due ruote.
Così i dirigenti del team The Israel Start-Up Nation, supportato da Fantini Group, si sono recati a Kibungo, villaggio del distretto di Bugesera; e lì hanno lanciato e garantito il sostegno a un progetto ciclistico piccolo ma straordinario. Si chiama "Racing for Change"; mira ad aiutare a responsabilizzare i bambini del Ruanda attraverso il ciclismo, «è importante farlo in Paesi in cui il nostro contributo e la nostra assistenza possono fare la differenza», spiegano quelli di The Israel Start-Up Nation. Poi, si vuole anche promuovere la sicurezza stradale per i ciclisti attraverso l'educazione, in particolare per i bambini e gli automobilisti. Infine, un altro obiettivo è quello di promuovere l’attenzione nei confronti delle questioni ambientali.
Intenti nobili. Che Fantini Group ha voluto si sviluppassero attraverso il sostegno diretto al club ciclistico femminile di Bugesera. The Israel Start-Up Nation ha così iniziato ad aiutarlo donando divise e attrezzature, ma anche fornendo assistenza tecnica per riparare le biciclette dei bambini della zona. L’idea è anche quella di sviluppare questo progetto inviando un allenatore da Israele per aiutare a consolidare la squadra.
E Fantini Group ha deciso di fare persino di più. Ha infatti annunciato la consegna, a fine agosto, di 60 biciclette, come segno tangibile della sua vicinanza alle cicliste del Ruanda, e a tutti quanti vedano nel ciclismo un'opportunità per una vita migliore. Persino in questo Paese così lontano e difficile.
"È un progetto nel quale credo molto. Vogliamo dare a queste ragazze l'opportunità di credere nei propri sogni e la scelta di avviarlo in Ruanda non è stata casuale, visto che è tra i primi paesi africani ad aver promosso delle politiche di uguaglianza di genere. Siamo certi che sia l'inizio di un progetto meraviglioso che ha l'obiettivo di divulgare un bellissimo messaggio di uguaglianza oltre che a sdoganare il concetto che il ciclismo sia legato prevalentemente ad un pubblico maschile" ha detto Giulia Sciotti Marketing Manager Fantini Group.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.