E dopo Groenewegen è la volta di Fabio Jakobsen. Il 24enne della Deceuninck Quick Step è sfrecciato sul traguardo del circuito di Zolder (lo stesso su cui si impose Cipollini del Campionato del mondo 2002) e ha fatto sua la seconda tappa del tour de Wallonie battendo Fernando Gaviria (UAE Team Emirates) e Amaury Capiot (Arkea Samsic) ritrovando così il successo dopo la terribile caduta al Tour of Poland. Un successo storico e liberatorio per il corridore olandese che praticamente un anno fa (era il 5 agosto) era rimasto coinvolto in una bruttissima caduta nella volata sul traguardo della prima tappa del Giro di Polonia. E le lacrime di Fabio, dopo il successo, valgono più di qualsiasi parola.
LA GARA - Qualche pedalata dopo il via ufficiale il primo scatto della giornata è stato promosso da Dries De Bondt della Alpecin-Fenix. Il 30enne belga, molto attivo nelle primissime fasi di corsa, si è poi lanciato all’attacco assieme a Logan Owen (EF Education – Nippo), Quinten Hermans (Intermarché - Wanty - Gobert Matériaux), Juan Pedro López (Trek – Segafredo), Erik Nordsaeter Resell (Uno-X Pro Cycling Team), Toon Aerts (Baloise - Trek Lions) e Gianni Marchand (Tarteletto – Isorex).
Come era prevedibile, il ritmo di gara è stato altissimo con Jumbo Visma e Israel Start Up Nation a condurre il plotone per controllare che gli attaccanti non prendessero troppo spazio e i sette fuggitivi a lottare tra loro per gli sprint intermedi con abbuoni (il primo traguardo volante ha visto la vittoria di Quinten Hermans, il secondo da Erik Nordsaeter Resell, il terzo e ultimo ad appannaggio di Toon Aerts)
A 45 chilometri dalla linea bianca dal gruppo dei battistrada aumentano l’andatura Juan Pedro López (Trek – Segafredo), Toon Aerts (Baloise - Trek Lions) e Gianni Marchand (Tarteletto – Isorex) mentre Logan Owen, Quinten Hermans, Dries De Bondt e Erik Nordsaeter Resell vengono raggiunti dal plotone principale sempre condotto dagli uomini di Groenewegen e Hofstetter.
Quando mancano circa venti chilometri dal termine la situazione cambia nuovamente: Juan Pedro López non riesce a tenere il ritmo dei compagni di fuga, si stacca da loro e viene ripreso dal gruppo in forte rimonta e in un battito di ciglia si riporta anche Aerts e Marchand. La fuga di giornata ha così termine.
Negli stessi istanti dalla corsa viene segnalato un incidente per Hofstetter, secondo in Generale che è costretto ad inseguire.
Gli ultimi tre giri sono di preparazione alla volata con l’AG2R Citroen e la Jumbo Visma e la Deceuninck Quick Step a fare il ritmo. Lanciata la volata la vittoria va a Jakobsen. Una vittoria che sicuramente fa felice lui, il suo team e tutto il movimento ciclistico.
LE PAROLE. «È stata una lunga rincorsa e stare qui oggi dopo quell'incidente è un momento emozionante per me, soprattutto perché anche la mia famiglia è qui e potevano vedermi fare quello che amo così tanto e conquistare la vittoria. Questi ultimi due mesi sono stati un processo in cui ho fatto passo dopo passo, ho affrontato alcune battute d'arresto a volte, ma ho continuato a combattere e credere in me stesso. Avevo già vinto più volte prima di oggi, ma poter sprintare e vincere è un grande sollievo per me» ha aggiunto sorridendo Jakobsen.
video dal profilo twitter @tourdewallonie
ORDINE D'ARRIVO
1. Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quick Step)
2. Fernando Gaviria (UAE Team Emirates)
3. Amaury Capiot (Arkéa-Samsic)
4. Piet Allegaert (Cofidis)
5. Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert)
6. Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka NextHash)
7. Marc Sarreau (AG2R Citroën Team)
8. Alexis Renard (Israel Start-Up Nation) 9. Sébastien Grignard (Lotto Soudal)
10. John Degenkolb (Lotto Soudal)