Una pagina di storia che potrebbe chiudersi. Dave Brailsford, da sempre capo del progetto Team Sky prima e Ineos Grenadiers ora, ha lasciato capire che potrebbe essere costretto a dimettersi se dovesse avere altri problemi di salute.
Operato per cancro alla prostata nell’estate del 2019, il 57enne manager britannico ha spiegato la situazione in una intervista al Guardian. «Se avessi ulteriori problemi di salute, non sarei in grado di continuare, sono chiaro su questo punto. Sto cercando di pensare a me stesso, ma il mio ruolo impone anche di aiutare altre persone, di guidarle e se non ci riesci più, allora è il momento di uscire di scena».
Il manager britannico pochi mesi fa ha rivelato in una conversazione su Strava di aver subito anche un intervento chirurgico per "un'arteria completamente bloccata".
«È normale, dopo due episodi simili, chiedersi cosa accadrà. Ho scoperto che il cancro è terribile ma gestibile, ma il problema del cuore sembra molto più spaventoso. E il mio è un lavoro stressante, ci vuole resilienza per affrontarlo».
L’intervista si conclude con un’analisi del Tour: «I primi incidenti hanno cambiato totalmente la dinamica, i nostri Geraint Thomas, Tao Geoghegan Hart e Richie Porte hanno finito per esprimersi al di sotto delle loro possibilità. E poi la caduta di Roglic ha stravolto qualsiasi tipo di strategia programmata, ci siamo trovati di fronte ad una corsa diversa e non siamo riusciti a reagire. Delusione? Sì, ma non dimenticate che ci sono stati due grandi giri quest’anno, il primo lo abbiamo vinto e nel secondo uno dei nostri ragazzi è arrivato terzo...»
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