La polizia francese è tornata al Tour de France e ieri sera attorno alle 20 ha fatto visita all’hotel della Bahrain Victorious: a darne notizia è il sito Cyclingnews che riporta anche una dichiarazione di Milan Erzen: «Niente di speciale, abbiamo avuto la visita della polizia, chiedono i file di allenamento dei corridori, controllano l'autobus e basta. Dopo un'ora hanno concluso il loro lavoro e ci hanno ringraziato. Non ci hanno detto il motivo della visita, ma lo scopriremo oggi tramite gli avvocati».
Nello stesso hotel di Pau alloggiava la Movistar che però non è stata oggetto del lavoro degli agenti, che pare fossero una cinquantina. Gli agenti hanno perquisito le camere dei corridori e dello staff e hanno concentrato la loro attenzione sui file di allenamento dei corridori.
Da parecchie settimane la Bahrain Victorious, protagonista finora di un’ottima stagione, è chiacchierata: secondo un rapporto pubblicato da Le Parisien, due persone, tra cui un team manager, avrebbero sollevato dubbi sulle recenti prestazioni dei corridori del team Bahrain Victorious sia al Giro d'Italia che al Critérium du Dauphiné. Entrambi hanno ammesso di non avere prove a sostegno delle accuse o dei sospetti, ma hanno comunque sollevato dubbi sulla credibilità della squadra. Sempre Erzen era sceso in campo in difesa della squadra, speigando che il netto miglioramento dei risultati è dovuto ad una diversa programmazione e al lavoro impostato insieme a Rod Ellinghworth.
LA VOCE DEL BAHRAIN. In un comunicato ufficiale emesso alle 11.30 la Bahrain Victorious conferma i fatti e Vladimir Miholjević siega: «Dopo la tappa 17, siamo stati accolti al rientro in hotel da diversi agenti della polizia francesie Non ci è stato mostrato alcun mandato, ma la squadra ha ottemperato a tutte le richieste degli ufficiali. Ci impegniamo al massimo livello di professionalità e applichiamo tutti i requisiti normativi e coopereremo sempre in modo professionale. Il procedimento ha avuto ovviamente conseguenze sul recupero dei nostri corridori e sulla pianificazione della cena e abbiamo ovviamente cercato di rimediare perché, come team di professionisti, il benessere della nostra squadra è una priorità fondamentale».
AGGIORNAMENTO ORE 12.22. Secondo quanto pubblica il quotidiano SudOuest, l'operazione di polizia è stata condotta dalla procura di Marsiglia e dall'OCLAESP, un'unità francese che combatte i crimini contro la salute pubblica e l'ambiente. Si tratta della stessa unità ha anche perquisito l'Arkéa-Samsic durante il Tour lo scorso anno.
AGGORNAMENTO ORE 13. Laconico il commento di Christian Prudhomme, direttore del Tour de France: «Le forze di polizia fanno il loro lavoro e per noi va bene così»
AGGIORNAMENTO ORE 13.30. Sonny Colbrelli ha confermato ai microfoni di Raisport che tutti i corridori del team sono stati sottoposti anche all'esame del capello.
AGGIORNAMENTO ORE 14. C'è la conferma che la perquisizione è legata all'apertura di una inchiesta preliminare da parte del tribunale di Marsiglia il 3 luglio scorso. L'accusa per il team bahrenita è «acquisto, trasporti, detenzione e importazione (in Francia, ndr) di una sostanza o di un metodo vietato ai fini dell'utilizzo sportivo senza prescrizione medica».
Il capo dell'equipe medica della Bahrain Victorious sara ascoltato dall'OCLAESP alla conclusione del Tour de France, secondo le fonti raccolte dal quotidiano L'Équipe.
in aggiornamento